Basta a candidature decise solo a livello locale: dalle prossime comunali le scelte del Movimento 5 stelle saranno in linea con un disegno politico unitario. E quindi prima di qualsiasi decisione, ci sarà un dialogo col Pd e con Leu. È questo il cuore della strategia che intende seguire Giuseppe Conte. L’ex presidente del consiglio e capo politico in pectore è intervenuto a un incontro virtuale con rappresentanti del M5s di Torino, una delle grandi città chiamate al voto in autunno dopo un lustro di amministrazione pentastellata. “Qui il Movimento 5 Stelle ha amministrato 5 anni con risultati che sono sotto gli occhi di tutti”, ha detto Conte, che poi ha riaperto la porta all’alleanza col Pd. “L’impegno politico e amministrativo locale – ha detto – è stato in piena sinergia con il Governo Conte 2, che attraverso provvedimenti concreti ha iniettato risorse su Torino che hanno già avviato un profondo processo di trasformazione, che vedrà il suo pieno compimento nei prossimi anni. Pensiamo ai fondi per la Metro 2 (800 milioni già stanziati), al centro nazionale per l’Intelligenza Artificiale, al riconoscimento come area di crisi complessa, ai 20 milioni per il polo dell’automotive, alla legge sul debito, solo per fare degli esempi”.

“Solida base da cui partire per rilanciare quanto fatto” – Già da presidente del consiglio Conte ha sempre spinto i partiti che sostenevano il suo esecutivo a presentarsi alleati alle elezioni locali. Una linea che sostiene pure oggi che si appresta a diventare leader dei 5 stelle. “Alla luce di questi elementi – ha continuato Conte – nell’interesse di questo progetto di rinnovamento del territorio, chiederò un confronto con tutte le anime che hanno dato il loro contributo nell’esperienza del Governo Conte 2, e dall’esito di tale confronto dipenderanno anche le scelte sui territori”. Insomma: qualsiasi scelta in vista delle comunali passerà da un’interlocuzione col Pd e con Leu. A cominciare da Torino. “È da questa solida base che dobbiamo partire per consolidare e rilanciare quanto fatto sin qui, nel solco di un’azione politico-amministrativa che, a quanto riportano recenti sondaggi, trova consenso tra i cittadini”, ha aggiunto riferendosi ai sondaggi delle ultime settimane.

“In campo migliori risorse possibili seguento tre possibilità” – L’interlocuzione con i potenziali alleati prima di qualsiasi scelta sul territorio è una strategia che Conte vorrebbe far diventare prassi per i 5 stelle: “In ogni caso qualsiasi scelta locale dovrà essere fatta insieme – ha ripetuto – perché non è pensabile che una forza politica di respiro nazionale possa poi affidarsi a una gestione esclusivamente atomistica e parcellizzata delle realtà locali, perdendo completamente di vista il senso di un disegno politico unitario e complessivo”. Chiaramente, però, non tutte le realtà sono simili e in certi casi le esigenze di 5 stelle e dem potrebbero essere inconciliabili: potrebbe essere, per esempio, il caso di Roma. E infatti Conte ha detto che “qualora emergessero chiusure di parte, in particolare da parte del Partito Democratico, che negassero questa prospettiva il Movimento 5 Stelle metterà in campo le migliori risorse possibili”. L’ex premier ha pure spiegato il processo d’individuazione di queste “migliore risorse possibili”: “Seguiremo tre possibilità: un’assoluta continuità con l’amministrazione attuale, una personalità di spicco nazionale o, ancora, una figura di eccellenza individuata nella società civile, tra le tante realtà che in questi anni hanno dato il loro contributo”. Uno schema applicabile a Torino ma replicabile chiaramente anche altrove.

“Il simbolo è e rimane del M5s” – L’incontro di Conte con gli esponenti del M5s torinese arriva due giorni dopo l’ultimatum lanciato dall’ex premier nei confronti di Davide Casaleggio e dell’associazione Rousseau sulla consegna dei dati degli iscritti al Movimento. Alcuni dei partecipati all’incontro online hanno quindi posto delle domande su questo punto. A cominciare dalla proprietà del simbolo. “Il simbolo è e rimane del Movimento 5 Stelle. Sicché le liste che rappresentano il Movimento 5 Stelle possono continuare a utilizzare il simbolo per tutte le loro attività”, ha garantito Conte. Che invece sul futuro del Movimento ha aggiunto: “E’ in fase di profondo cambiamento, innanzitutto a livello nazionale. Da questo processo costituente, ora in fase finale, ci aspettiamo che grandi energie ed entusiasmo si sprigionino anche a livello locale. In ogni caso qualsiasi scelta locale dovrà essere fatta insieme”, nell’ottica “di un disegno politico unitario“.

Appendino: “Non si prescinde da trasformazione del M5s” – Alla conferenza ha partecipato anche Chiara Appendino, attuale prima cittadina di Torino. “Ora si tratterà di individuare figure condivise, con capacità, valori e visione in grado di guardare a un orizzonte estremamente ampio, che idealmente punti al 2050. Per farlo tuttavia è importante tenere conto del profondo processo di trasformazione che sta vivendo il Movimento 5 Stelle, guidato da Giuseppe Conte. Dal cui esito, le comunità locali, non potranno prescindere”, ha detto la sindaca. Per Appendino quello di oggi è stato “un importante momento di confronto e ringrazio il presidente Conte per avervi partecipato. In piena sintonia – dice -, abbiamo condiviso la necessità di dare continuità al grande lavoro fatto per Torino negli ultimi 5 anni. Mettendo al centro, ancora una volta, i temi”. La sindaca sottolinea poi che “nella nostra città ha preso il via un processo di profonda trasformazione che, come ha detto anche il presidente Conte, ha avuto un grande impulso anche grazie agli interventi del Governo Conte II sul nostro territorio. Ora è importante che si vada avanti senza soluzione di continuità”. Il tutto, ribadisce, tenendo conto del “profondo processo di trasformazione che sta vivendo il Movimento 5 Stelle. Si tratta di un percorso impegnativo ma che si sta avviando alla conclusione. Fino ad allora – assicura la sindaca – continueremo ad amministrare Torino, ad ascoltare i cittadini e rispondere alle loro istanze. Senza smettere di raccontare i tanti risultati che abbiamo portato in questi 5 anni”.

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