MANFREDI E LA LEGGEREZZA DEI VENTENNI – Manfredi (classe 1998), all’anagrafe Antonio Guadagno, nasce in provincia di Salerno e a 3 anni si trasferisce a Milano con la sua famiglia. A 17 anni inizia a scrivere canzoni e a registrare delle demo nell’armadio di un amico. “Più per un discorso tecnico – ci spiega -, mi mettevo dentro l’armadio tra i giubbotti con il microfono per evitare che la voce rimbombasse tra le parti della stanza”. Nel 2017 entra nel roster dell’etichetta Foolica ed inizia la sua avventura musicale. “Ho scelto Manfredi perché mi piacciono i nomi d’arte – racconta – serve a preservare la persona da insulti e critiche. Manfredi in particolare significa ‘amico dell’uomo’ o qualcuno che lo accompagna sempre all’interno della vita proprio come fa la musica”. “Kintsugi” è il titolo del disco e il nome così misterioso è la pratica giapponese del riparare gli oggetti utilizzando l’oro. “Mi piaceva l’idea di proporre un titolo che stimolasse la curiosità di chi lo acquista – spiega Manfredi -. È una raccolta delle mie esperienze significative dei vent’anni come l’ansia dopo Liceo, cosa farò da grande, il racconto periferia della città. Volevo un disco che parlasse di me quando perché quando parliamo di musica si tratta di dare qualcosa a chi ti ascolta”. Parallelamente alla musica, Manfredi ha studiato ingegneria al Politecnico di Milano, dove si è laureato a settembre 2020: “Sempre bene avere un paracadute ma è anche importante inseguire i propri sogni”. Prossimo obbiettivo? “I Live, voglio suonare e cantare in piccoli locali come il Magnolia di Milano. Spero di poterlo fare questa estate” Giudizio: la leggerezza dei ventenni – Voto 7