Nelle ultime 24 ore sono 8.292 i nuovi casi rintracciati su 226.006 tamponi effettuati, di cui 84.816 test antigenici rapidi. L’incidenza è stata quindi del 3,7%. I decessi sono stati 139, mentre continua il calo dei ricoverati con sintomi (-379) e delle terapie intensive (-19) in un giorno con 103 ingressi. La settimana si conclude con numeri in netto calo rispetto alla precedente: da lunedì a domenica sono stati 66.478 i nuovi positivi rintracciati, circa 16mila in meno degli 82.112 scovati nei sette giorni prima con una sostanziale parità di tamponi processati (1,98 milioni).
Flettono anche tutti gli altri indicatori: i decessi passano da 1.939 a 1.656, i ricoverati con sintomi sono 2.925 in meno e diminuiscono gli ingressi in terapia intensiva (848-995). Segnali di un rallentamento importante alla vigilia dei 7 giorni in cui da un lato il governo potrebbe decidere nuove riaperture a breve e dall’altro si capirà quanto la ripartenza decisa il 26 aprile impatterà sulla curva epidemiologica.
Dall’inizio della pandemia 4.111.210 i casi di infezione da Sars-Cov-2 rintracciati in Italia. In 3.604.523 sono guariti o sono stati dimessi, mentre 122.833 sono deceduti dopo aver sviluppato la Covid. Gli attualmente positivi sono 383.854, di cui 366.242 si trovano in isolamento domiciliare. Sono ricoverati con sintomi in reparti Covid 15.420 pazienti e altri 2.192 vengono assistiti in terapia intensiva.
La regione che fa registrare il maggior incremento di nuovi positivi nelle 24 ore è la Lombardia, con 1.326 casi. Segue la Campania che segnala 1.233 contagi. Tutte le altre regioni riportano meno di 788 casi rintracciati nel Lazio. Più di 500 casi in Emilia-Romagna (650), Puglia (646), Piemonte (592). La Sicilia (494) e il Veneto (492) si fermano appena sotto la soglia.