Nove sbarchi in poche ore sull'isola siciliana. Il leader della Lega ne approfitta per mettere pressione sul governo: "Con milioni di italiani in difficoltà non possiamo pensare a migliaia di clandestini". Meloni chiede il blocco navale. Il sindaco Martello: "Parole irresponsabili che fomentano odio". La ong Alarm Phone: "Guasto o rifiuto? Proviamo a contattare le Forze armate di Malta da ieri sera ma nessuna risposta"
Dopo quattordici sbarchi dalle 04.30 di questa mattina, sale a quasi 1400 il numero totale di migranti giunti a Lampedusa. Tutti arrivati tra la mattina e il primo pomeriggio di domenica. Il risultato è che l’hotspot sull’isola siciliana è passato da zero e più di mille ospiti nel giro di mezza giornata. E Matteo Salvini ne ha subito approfittato per mettere pressione al governo: “È necessario un incontro col presidente Draghi – dice – con milioni di italiani in difficoltà non possiamo pensare a migliaia di clandestini”. Con l’arrivo della stagione estiva, dunque, il leader della Lega si prepara ad aprire un nuovo fronte di tensione nella stessa maggioranza di cui fa parte: dopo l’allentamento della stretta anticontagio tocca alle politiche migratorie. Si accoda anche Giorgia Meloni: “Non vogliamo abituarci a questo tipo di notizie – scrive su Facebook – l’immigrazione clandestina va fermata. Vanno fermati gli scafisti e le Ong immigrazioniste che speculano sulle tragedie. Come Fratelli d’Italia continuiamo a chiedere al ministro Lamorgese un immediato blocco navale“. Proprio il ministro dell’Interno ha sentito oggi il premier Mario Draghi in relazione all’imponente numero di migranti sbarcati a Lampedusa. Sul tavolo c’è la costituzione di una cabina di regia per affrontare il dossier insieme a tutti i ministri coinvolti: oltre all’Interno, la Difesa e gli Esteri. In modo da pianificare condivise misure in vista di un’estate che si annuncia complicata sul fronte flussi. Intanto, intorno al 20 maggio la titolare del Viminale sarà a Tunisi con il commissario europeo Ylva Johansson, per affrontare il tema con le autorità locali.
Si mostra tutt’altro che allarmato, al contrario, il sindaco dell’isola, Totò Martello: “Aspettiamo l’arrivo della nave quarantena. Se li vengono a prendere, non siamo al collasso”. Il primo cittadino della piccola isola ha spiegato che “se in un giorno sbarcano mille migranti sull’isola la macchina dell’accoglienza, anche se tra mille difficoltà, può reggere. Ma se ne arrivano tremila o quattromila che facciamo? Servono regole chiare per il soccorso in mare e per il controllo nel Mediterraneo, e servono azioni di tutela dei diritti umani”. Poi Martello ha replicato a Salvini: “Ha perso il pelo ma non il vizio, è da irresponsabili ricominciare a fomentare odio sociale mettendo ‘gli italiani contro i migranti’. Quanto all’idea della Meloni di attivare un ‘blocco navale’, è una sciocchezza talmente evidente che non merita neppure commenti”.
Le prime due imbarcazioni, arrivate nei pressi dell’isola, trasportavano un totale di 415 migranti. Il primo sbarco riguarda 325 persone a bordo di una barca di lego di 20 metri: è stata intercettata a 8 miglia dalla costa di prima mattina. La seconda imbarcazione, più piccola della prima, con 90 persone tra cui 6 donne e una neonata, è stata avvistata poche ore dopo. Nel corso della mattinata, poi, sono stati registrati altri arrivi per un totale di 470 persone fino a metà mattinata. Questi, dopo un primo triage sanitario, sono stati condotti nell’hotspot di contrada Imbriacola, in attesa di una nave quarantena.
Attorno a mezzogiorno, poi, altri due sbarchi hanno fatto superare la soglia dei mille migranti giunti sull’isola. Prima una motovedetta della Capitaneria di Porto ha portato sul molo Commerciale 97 migranti di varie etnie, tutti uomini, intercettati a 2 miglia da Lampedusa su un’imbarcazione di legno di dieci metri con un motore fuoribordo. Meno di un’ora dopo una motovedetta della Guardia di Finanza ha scortato fino al molo Favaloro 38 migranti tunisini, tra i quali c’erano 2 donne e un bambino, stipati su un’imbarcazione in legno di circa otto metri. Gli ultimi due sbarchi sono avvenuti nel primo pomeriggio, portando il totale degli arrivi a 1191 persone. Si è trattato di un barcone con 109 uomini, tra cui un bimbo, e di una carretta del mare con 20 uomini.
L’ultimo sbarco, in ordine di tempo, è quello avvenuto nel pomeriggio di oggi, con 89 migranti, di varia nazionalità, che sono stati intercettati a circa 6 miglia dalla costa di Lampedusa e scortati fino al molo Favarolo. Erano su un barcone di 20 metri, e con loro si è arrivati ad un totale di 1.409 persone sbarcate e trasferite all’hotspot dell’isola.
La Alarm Phone, la piattaforma che funziona come una linea telefonica per le emergenze in mare a cui i rifugiati chiedono aiuto, in queste ore è impegnata nel trasmettere gli allarmi dei migranti. Sul profilo Twitter della ong si legge che nonostante i suoi numerosi tentativi di mettersi in contatto con le forze armate di Malta, non ha ricevuto alcuna risposta. Dicono di aver ricevuto una chiamata da una barca di legno in cui entra acqua, con a bordo “80 persone in difficoltà, esauste e disperate”, fra cui “un bambino di 2 mesi”. “Non hanno né cibo né acqua e stanno finendo il carburante“, aggiunge Alarm Phone, rivolgendosi non solo alle autorità maltesi ma anche alla Guardia costiera italiana: “È vostro dovere salvarli ora! Ogni ritardo può essere letale”. “Proviamo a contattare le Forze armate di Malta da ieri sera. Nessuna risposta. È un guasto o un rifiuto di assumere la responsabilità dei soccorsi? In entrambi i casi, le conseguenze potrebbero essere fatali”.
Guasto o rifiuto? Proviamo a contattare @Armed_Forces_MT su tutti i numeri di telefono da ieri sera. Nessuna risposta. È un guasto dei loro numeri di telefono, o di un rifiuto di assumere la responsabilità dei soccorsi? In entrambi i casi, le conseguenze potrebbero essere fatali.
— Alarm Phone (@alarm_phone) May 9, 2021