“Stamattina il Garante della privacy ha accolto una mia istanza di accesso a documentazione in loro possesso relativa al Movimento, presentata in qualità di rappresentante legale dello stesso. La risposta è stata frutto di un’istruttoria approfondita, per la quale il garante ha richiesto tutta la documentazione relativa al mio ruolo, confermando di fatto che a loro avviso non ci sono dubbi sulla rappresentanza legale“. Dopo la presa di posizione di Giuseppe Conte, sulla situazione di stallo imposta dall’associazione Rousseau è intervenuto il reggente M5s Vito Crimi nel corso dell’assemblea congiunta M5S. Rivendicando che, al contrario di quanto sostiene l’associazione di Davide Casaleggio alla luce della sentenza del Tribunale di Cagliari, il Movimento non è privo di un rappresentante. Ora, secondo Crimi, per votare la modifica dello statuto su una nuova piattaforma tecnologica il tempo necessario è due settimane a partire dalla pubblicazione del post. Resta il problema dei dati degli iscritti a Rousseau, che Casaleggio non vuole fornire. Ma Crimi ha detto di “contare” si poterli avere già questa settimana. Nel corso dell’assemblea ci sono state scintille sul Ponte di Messina e lo scontro è proseguito anche nelle chat interne.
Il M5s, in un post su facebook che riprende la relazione di Crimi alla congiunta, scrive “il Movimento 5 Stelle, oltre al rappresentante legale (ex capo politico) è dotato di organi pienamente legittimati tra i quali il Presidente del Comitato di Garanzia che può convocare, in virtù del suo ruolo, l’assemblea degli iscritti per esprimersi su proposte di deliberazione, e tutti gli atti compiuti e da compiersi sono pertanto pienamente validi ed efficaci. Stiamo lavorando per consentire agli iscritti di pronunciarsi il più presto possibile”. Questo avverrà attraverso il ricorso “ad una società di servizi, al fine di mettere a disposizione una nuova piattaforma di e-voting, a seguito di una attenta indagine di mercato”. La parola agli iscritti, dunque.
“Spetta a loro decidere se abbracciare il nuovo percorso”, si legge. “L’associazione Rousseau ha mostrato evidente contrarietà a questo progetto, tanto da provare a frapporre ostacoli, impedendo agli iscritti di votare e, quindi, di partecipare a questo ampio confronto democratico, impedendo tra l’altro anche la votazione per la destinazione dei 7 milioni frutto delle restituzioni dei portavoce del Movimento che possono essere utilizzati solo previa consultazione degli iscritti. Anche il solo tentativo di rallentare questo processo, costituisce una grave e inaccettabile ingerenza nell’attività e nella vita associativa di una forza politica che ha assunto una grande responsabilità di fronte al Paese”, rimarca il Movimento. Il tesoriere M5S Claudio Cominardi nel corso della riunione ha detto che l’organizzazione, tra nuova piattaforma e incombenze legali, prevede spese annuali a regime per circa un milione di euro.
Il post ripercorre gli avvenimenti degli ultimi mesi “che ci hanno portato a ripensare integralmente la nostra organizzazione e a fissare nero su bianco i nostri valori identitari. Il 26 gennaio il presidente Conte ha rimesso il proprio mandato. L’11 febbraio viene posto ai voti degli iscritti se sostenere il governo Draghi. Il 17 febbraio viene approvato il nuovo statuto del movimento che prevede una governance collegiale composta da 5 membri. Il 28 febbraio su iniziativa del Garante, Beppe Grillo, al presidente Conte viene richiesto di farsi carico di proporre un nuovo progetto politico al Movimento 5 Stelle, che coinvolga anche una nuova organizzazione. Il presidente Conte dichiara la sua disponibilità ad elaborare un grande progetto di rifondazione del M5S da sottoporre all’approvazione degli iscritti”. Poi “il nostro garante Beppe Grillo e Giuseppe Conte, hanno quindi immaginato un neo-Movimento che potesse interpretare al meglio questa nuova fase, in modo da proiettarci tutti insieme verso obiettivi ambiziosi con una ampia prospettiva temporale, che si allunga sino all’anno 2050”.
L’associazione Rousseau dal canto suo continua a sostenere, con un post pubblicato sul Blog delle Stelle, che “oggi l’Associazione MoVimento 5 Stelle non ha alcun rappresentante legale politico né un soggetto legittimato ad amministrare e/o rappresentare il MoVimento ossia, in altre parole, l’Associazione MoVimento 5 Stelle non ha oggi alcun Capo Politico” in quanto “il componente anziano del Comitato di Garanzia Vito Crimi, coadiuvato dagli altri componenti del Comitato di Garanzia Roberta Lombardi e Giancarlo Cancelleri, nel redigere le modifiche dello Statuto non ha inserito all’interno dello stesso una norma transitoria che prevedesse il mantenimento della figura del Capo Politico, o di altra figura legittimata, fino all’insediamento del Comitato direttivo. Oltre a questa mancanza strutturale nella modifica statutaria, il Comitato di Garanzia ha deciso di non dare seguito alla decisione degli iscritti, omettendo di aprire le candidature per il Comitato Direttivo necessarie per il voto. Tutto ciò ha determinato, come detto e confermato dal Tribunale di Cagliari, l’assenza di un rappresentante legale”.
Politica
M5s, Crimi: “Il Garante privacy ha accolto mia istanza di accesso ai dati sul Movimento. È la conferma che sono rappresentante legale”
Il reggente, nel corso dell’assemblea congiunta, rivendica che al contrario di quanto sostiene l'associazione Rousseau il Movimento non è privo di un rappresentante. E conta di avere i dati degli iscritti - in mano a Casaleggio - in settimana. In un post su facebook si legge che "il nuovo progetto politico è pronto per essere sottoposto al vaglio degli iscritti" attraverso il ricorso "ad una società di servizi, al fine di mettere a disposizione una nuova piattaforma di e-voting"
“Stamattina il Garante della privacy ha accolto una mia istanza di accesso a documentazione in loro possesso relativa al Movimento, presentata in qualità di rappresentante legale dello stesso. La risposta è stata frutto di un’istruttoria approfondita, per la quale il garante ha richiesto tutta la documentazione relativa al mio ruolo, confermando di fatto che a loro avviso non ci sono dubbi sulla rappresentanza legale“. Dopo la presa di posizione di Giuseppe Conte, sulla situazione di stallo imposta dall’associazione Rousseau è intervenuto il reggente M5s Vito Crimi nel corso dell’assemblea congiunta M5S. Rivendicando che, al contrario di quanto sostiene l’associazione di Davide Casaleggio alla luce della sentenza del Tribunale di Cagliari, il Movimento non è privo di un rappresentante. Ora, secondo Crimi, per votare la modifica dello statuto su una nuova piattaforma tecnologica il tempo necessario è due settimane a partire dalla pubblicazione del post. Resta il problema dei dati degli iscritti a Rousseau, che Casaleggio non vuole fornire. Ma Crimi ha detto di “contare” si poterli avere già questa settimana. Nel corso dell’assemblea ci sono state scintille sul Ponte di Messina e lo scontro è proseguito anche nelle chat interne.
Il M5s, in un post su facebook che riprende la relazione di Crimi alla congiunta, scrive “il Movimento 5 Stelle, oltre al rappresentante legale (ex capo politico) è dotato di organi pienamente legittimati tra i quali il Presidente del Comitato di Garanzia che può convocare, in virtù del suo ruolo, l’assemblea degli iscritti per esprimersi su proposte di deliberazione, e tutti gli atti compiuti e da compiersi sono pertanto pienamente validi ed efficaci. Stiamo lavorando per consentire agli iscritti di pronunciarsi il più presto possibile”. Questo avverrà attraverso il ricorso “ad una società di servizi, al fine di mettere a disposizione una nuova piattaforma di e-voting, a seguito di una attenta indagine di mercato”. La parola agli iscritti, dunque.
“Spetta a loro decidere se abbracciare il nuovo percorso”, si legge. “L’associazione Rousseau ha mostrato evidente contrarietà a questo progetto, tanto da provare a frapporre ostacoli, impedendo agli iscritti di votare e, quindi, di partecipare a questo ampio confronto democratico, impedendo tra l’altro anche la votazione per la destinazione dei 7 milioni frutto delle restituzioni dei portavoce del Movimento che possono essere utilizzati solo previa consultazione degli iscritti. Anche il solo tentativo di rallentare questo processo, costituisce una grave e inaccettabile ingerenza nell’attività e nella vita associativa di una forza politica che ha assunto una grande responsabilità di fronte al Paese”, rimarca il Movimento. Il tesoriere M5S Claudio Cominardi nel corso della riunione ha detto che l’organizzazione, tra nuova piattaforma e incombenze legali, prevede spese annuali a regime per circa un milione di euro.
Il post ripercorre gli avvenimenti degli ultimi mesi “che ci hanno portato a ripensare integralmente la nostra organizzazione e a fissare nero su bianco i nostri valori identitari. Il 26 gennaio il presidente Conte ha rimesso il proprio mandato. L’11 febbraio viene posto ai voti degli iscritti se sostenere il governo Draghi. Il 17 febbraio viene approvato il nuovo statuto del movimento che prevede una governance collegiale composta da 5 membri. Il 28 febbraio su iniziativa del Garante, Beppe Grillo, al presidente Conte viene richiesto di farsi carico di proporre un nuovo progetto politico al Movimento 5 Stelle, che coinvolga anche una nuova organizzazione. Il presidente Conte dichiara la sua disponibilità ad elaborare un grande progetto di rifondazione del M5S da sottoporre all’approvazione degli iscritti”. Poi “il nostro garante Beppe Grillo e Giuseppe Conte, hanno quindi immaginato un neo-Movimento che potesse interpretare al meglio questa nuova fase, in modo da proiettarci tutti insieme verso obiettivi ambiziosi con una ampia prospettiva temporale, che si allunga sino all’anno 2050”.
L’associazione Rousseau dal canto suo continua a sostenere, con un post pubblicato sul Blog delle Stelle, che “oggi l’Associazione MoVimento 5 Stelle non ha alcun rappresentante legale politico né un soggetto legittimato ad amministrare e/o rappresentare il MoVimento ossia, in altre parole, l’Associazione MoVimento 5 Stelle non ha oggi alcun Capo Politico” in quanto “il componente anziano del Comitato di Garanzia Vito Crimi, coadiuvato dagli altri componenti del Comitato di Garanzia Roberta Lombardi e Giancarlo Cancelleri, nel redigere le modifiche dello Statuto non ha inserito all’interno dello stesso una norma transitoria che prevedesse il mantenimento della figura del Capo Politico, o di altra figura legittimata, fino all’insediamento del Comitato direttivo. Oltre a questa mancanza strutturale nella modifica statutaria, il Comitato di Garanzia ha deciso di non dare seguito alla decisione degli iscritti, omettendo di aprire le candidature per il Comitato Direttivo necessarie per il voto. Tutto ciò ha determinato, come detto e confermato dal Tribunale di Cagliari, l’assenza di un rappresentante legale”.
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Mondo
Gaza, niente accordo per estendere la prima fase del cessate il fuoco. Israele blocca gli aiuti umanitari
Buriram, 2 mar. (Adnkronos) - Altra doppietta dei fratelli Marquez nel Gp della Thailandia di MotoGp. Dopo la Sprint Race i fratelli spagnoli hanno occupato le prime due posizioni anche nella gara lunga, con la Ducati ufficiale di Marc Marquez che fa doppietta davanti ad Alex Marquez, con la Ducati del Team Gresini, terza anche in gara l'altra Ducati ufficiale di Pecco Bagnaia, per il tris di ducatisti sul podio, a seguire Franco Morbidelli, poi l'Aprilia del rookie Ai Ogura, e Marco Bezzecchi, mentre sono usciti Acosta e Mir e si è ritirato Fernandez.
Marc Marquez parte bene e guadagna subito la testa della gara ma a circa 19 giri al termine, un po' a sorpresa, Alex Marquez passa il fratello, che sembra aver deliberatamente rallentato per farsi passare e mettersi in scia del fratello, forse per un problema di pressione gomme. Dopo aver seguito a pochi decimi il fratello, a tre giri dal termine, Marc passa il fratello e scappa via verso la seconda vittoria consecutiva e la testa della classifica mondiale. (segue)
Gaza, 2 mar. (Adnkronos/Afp) - Hamas insiste sulla necessità di attuare la seconda fase del cessate il fuoco con Israele, dopo che Israele ha approvato un'estensione temporanea della fase iniziale.
"L'unico modo per raggiungere la stabilità nella regione e il ritorno dei prigionieri è completare l'attuazione dell'accordo, iniziando con l'attuazione della seconda fase", ha affermato il leader di Hamas Mahmoud Mardawi.
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - "Fulco Pratesi ha saputo non solo denunciare i mali che affliggono l'ambiente ma ha saputo esercitare una grande funzione pedagogica di informazione e formazione sui temi ambientali. Personalmente ricordo il grande contributo di consigli e di indicazioni durante il periodo in cui sono stato ministro dell'Ambiente e in particolare per l'azione che condussi per la costituzione dei Parchi nazionali e per portare la superficie protetta del paese ad un livello più europeo. Ci mancherà molto". Lo afferma Valdo Spini, già ministro dell'Ambiente nei Governi Ciampi e Amato uno.
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - "Le immagini che arrivano dalla città di Messina, dove si sono verificati scontri tra Forze dell'Ordine e manifestanti nel corso di una manifestazione no ponte, mi feriscono come messinese e come rappresentante delle istituzioni. Esprimo tutta la mia solidarietà alle Forze dell'Ordine e all'agente ferito, cui auguro una pronta guarigione, e condanno fermamente quanto accaduto. Esprimere il proprio dissenso non autorizza a trasformare una manifestazione in un esercizio di brutalità”. Lo afferma la senatrice di Fratelli d'Italia Ella Bucalo.
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - “Inaccettabile quanto accaduto oggi a Messina in occasione del corteo contro la costruzione del Ponte sullo Stretto. Insulti, intolleranza, muri del centro imbrattati con scritte indegne, violenze contro le Forze dell’Ordine. È assurdo manifestare con simili metodi, coinvolgendo personaggi che nulla possono avere a che fare con il normale confronto democratico. Ferma condanna per quanto accaduto, e solidarietà alle Forze dell’Ordine che hanno gestito con grande professionalità i momenti più tesi della giornata”. Così Matilde Siracusano, sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento e deputata messinese di Forza Italia.
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - "Siamo orgogliosi della nostra Marina militare italiana che, con il Vespucci, ha portato nel mondo le eccellenze e i valori del nostro Paese. Bentornati a casa: la vostra impresa, che ho avuto la fortuna di poter vivere personalmente nella tappa di Tokyo, è motivo di vanto per ogni italiano. Grazie!” Così il capogruppo della Lega in commissione Difesa alla Camera Eugenio Zoffili.
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - "Di fronte a quanto sta avvenendo nel mondo, agli stravolgimenti geopolitici e all’aggressione subita ieri alla Casa Bianca dal presidente ucraino, troviamo gravi e fuori luogo le considerazioni dei capigruppo di Fdi. Non è una questione di contabilità ma di rispetto verso il Parlamento. E in ogni caso la premier Meloni è venuta a riferire in Parlamento solo prima dei Consigli europei, come hanno fatto tutti gli altri suoi predecessori, perché era un suo dovere. E da oltre un anno e mezzo non risponde alle domande libere di un Premier time in Aula. Oggi siamo di fronte ad una gravissima crisi internazionale e alla vigilia di un Consiglio europeo che dovrà prendere decisioni importanti per l’Ucraina e per l’Europa. Dovrebbe essere la stessa Giorgia Meloni a sentire l’urgenza di venire in Aula per dire al Paese, in Parlamento, non con un video sui social, da che parte sta il Governo italiano e quale contributo vuole dare, in sede europea, per trovare una soluzione". Lo affermano i capigruppo del Pd al Senato, alla Camera e al Parlamento europeo Francesco Boccia, Chiara Braga e Nicola Zingaretti.
"Per questo -aggiungono- ribadiamo la nostra richiesta: è urgente e necessario che la presidente del Consiglio venga in Aula prima del Consiglio europeo del 6 marzo. Non si tratta di una concessione al Parlamento, che merita maggior rispetto da parte degli esponenti di Fdi e di Giorgia Meloni che continua a sottrarsi al confronto”.