L'esponente del governo Draghi negli ultimi giorni, ha rilasciato dichiarazioni a favore della Grande Opera: "Dobbiamo dimenticarci il ponte di berlusconiana memoria con una campata sola. Ora serve un altro progetto. Io non so se il ponte è una priorità, ma penso a tutti i siciliani che mi chiedono perché l’alta velocità arriva solo fino a Reggio Calabria". Martedì assemblea
Un’assemblea congiunta dei parlamentari del Movimento 5 stelle per discutere del Ponte sullo Stretto di Messina. Solo qualche anno fa sarebbe stata impossibile da immaginare. Le dichiarazioni di Giancarlo Cancelleri, però, hanno aperto il dibattito sul ponte anche tra i grillini. Che si riuniranno domani alle 20 e 45 insieme al sottosegretario delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili. Il leader dei 5 stelle di Sicilia, negli ultimi giorni, ha rilasciato dichiarazioni a favore della Grande Opera. “Dieci anni e vedremo il ponte sullo stretto di Messina, se ci saranno le semplificazioni normative. Altrimenti i lavori non finiranno più. Se lo dico è perché ci credo“, ha detto Cancelleri, ospite a The Breakfast Club su Radio Capital.
Il ragionamento del sottosegretario è il seguente: “Noi del Movimento 5 stelle su questo tema ci stiamo confrontando molto, veniamo da posizioni che erano ben lontane da questo progetto“, ha riconosciuto l’esponente del governo di Mario Draghi. “Ma dobbiamo dimenticarci il ponte di berlusconiana memoria con una campata sola. Ora serve un altro progetto. Io non so se il ponte è una priorità, ma penso a tutti i siciliani che mi chiedono perché l’alta velocità arriva solo fino a Reggio Calabria. Legittima anche la posizione di chi non lo vuole, ma se vogliamo diventare un Paese più forte dobbiamo colmare il gap tra Nord e Sud”.
E se il siciliano Cancelleri è favorevole al Ponte, solo due giorni fa i deputati e consiglieri comunali calabresi del Movimento avevano diffuso una nota molto dura per commentare la relazione finale del gruppo di lavoro tecnico avviato dal governo Conte Due per valutare gli eventuali sviluppi (e gli impatti) del progetto del “sistema di attraversamento stabile” dello Stretto di Messina. “Profonde motivazioni per realizzarlo“, c’era scritto in quel documento. “Da decenni, periodicamente, qualcuno sente la necessità di far riemergere un progetto di vecchia concezione e di dubbia utilità anziché concentrarsi seriamente sulle reali necessità infrastrutturali del Sud, e della Calabria e Sicilia in particolare. Evidentemente non è bastato aver buttato al vento, nel corso dei decenni, centinaia di milioni in inutili progetti spesso non sostenibili e devastanti per il territorio”, avevano tuonato in una nota congiunta tutti i deputati calabresi del Movimento. “Quello del ponte sullo Stretto – avevano aggiunto – è un tema periodicamente tirato fuori da alcune parti politiche di certo non nell’interesse dei cittadini”. Domani di questo tema dovranno discutere insieme agli altri parlamentari e al sottosegretario Cancelleri.