La società di ricerca americana ha diffuso un report secondo cui, grazie soprattutto alle misure di stimolo, il mercato globale di automobili crescerà dell'8-10% a fine anno. Il vecchio continente sembra in ritardo rispetto a agli altri grandi player, soprattutto a causa del crollo del 2020
Dopo un 2020 quasi da dimenticare causa pandemia, il 2021 sta sempre più rappresentando una rampa di lancio per la ripresa del mercato auto a livello mondiale. Parola di Standard and Poor’s, che in un suo recente report a fine anno prevede una crescita globale delle vendite di automobili compresa tra l’8 e il 10%. Il che significherebbe una cifra pari a 83-85 milioni di vetture “accasate” con un nuovo acquirente.
Come era facile prevedere, tuttavia, il recovery sta avendo velocità diverse a seconda dell’area geografica considerata, con la Cina e gli Stati Uniti a fare da traino e l’Europa in ritardo rispetto a loro, a causa del forte ridimensionamento del 2020: “Prevediamo che le vendite negli Stati Uniti cresceranno del 14% -16% quest’anno, quelle cinesi del 5 -9% e in Europa dovrebbero rimbalzare del 9-11% nel 2021, dopo un pesante crollo anno su anno del 21% lo scorso anno”, spiega Vittoria Ferraris, analista di S&P Global Ratings.
Per quanto riguarda invece la mobilità elettrificata, secondo S&P sarà il mercato del vecchio continente a fare da pioniere rispetto al resto del mondo. Dove la crescita di vetture elettriche e ibride plug-in dovrebbe permettere di raggiungere, a fine 2021, una quota complessiva compresa tra il 6 e l’8%.
Il tutto, avendo ben presente anche il problema ormai endemico della carenza di approvviggionamenti di semiconduttori. Una crisi per cui “le speranze di una ripresa nella seconda metà di quest’anno si affievoliscono”, secondo l’analisi di S&P. Che conferma come le vendite nel 2020 abbiano “superato le nostre aspettative a causa della domanda repressa e delle misure di successo per stimolare la domanda nella seconda metà dell’anno”.