Politica

Caso Durigon, il silenzio dei vertici Pd Letta e Provenzano davanti alle telecamere. Boccia: “Valuteremo la mozione del M5s”

Qual è la posizione del Partito democratico sulla mozione del M5s su Claudio Durigon? Ilfattoquotidiano.it ha trascorso una giornata fuori dal ‘Nazareno‘, la sede romana dei dem, per avere dettagli in più rispetto alla linea di indirizzo spiegata proprio al Fatto, domenica scorsa, dal segretario Enrico Letta: “Comportamento grave, valuteremo senza indulgenze”, aveva fatto sapere al nostro giornale. Parole che non vengono ripetute davanti alle telecamere. All’arrivo il segretario Letta è impegnato in una telefonata ed evita di fermarsi. E anche al termine della giornata si renderà irreperibile. Idem il vicesegretario del Pd, Giuseppe Provenzano. Francesco Boccia non si sottrae alle domande. Così il deputato del Pd, tra i pochi ad aver preso posizione all’indomani dell’inchiesta di ‘Fanpage’ sul sottosegretario all’Economia in quota Lega, afferma: “Faremo una valutazione e poi ci esporremo. C’era e c’è una necessità di approfondire tutta questa vicenda e penso che sia opportuno per Durigon stesso chiarire, perché rappresenta il ministero dell’Economia e delle Finanze e il Partito democratico valuterà le risposte che verranno e deciderà anche in comune accordo con il M5s e con gli altri partiti che vorranno portare avanti questa mozione“. Un posizione troppo debole quella del Pd? Boccia riconosce che ad oggi il sottosegretario Durigon non abbia chiarito, ma aggiunge: “Quando c’è una mozione, il calendario scorre e la clessidra va giù, quindi è opportuno che Durigon chiarisca prima che arrivi quell’atto Parlamentare, sempre – conclude Boccia – è bene essere garantisti con tutti, come noi siamo e quindi anche con Durigon”.