Dopo aver accolto i fuggiaschi Harry e Meghan, l’America si sta appassionando alle vicende che riguardano le monarchie europee. Lo conferma il fatto che il New York Times abbia pubblicato proprio in questi giorni un lungo ed approfondito articolo in cui ricostruisce le vicende di Casa Savoia che, nel gennaio 2020, ha cambiato le millenarie leggi di successione che volevano il trono appannaggio esclusivamente maschile per aprire la linea ereditaria anche alle donne. E così ora, dopo il principe Emanuele Filiberto, la guida del casato spetterà alla sua primogenita Vittoria, ora 17enne. Neanche a dirlo, questa decisione è stata osteggiata da alcuni membri del casato, con il “ramo d’Aosta” che ha criticato duramente la decisione, rivendicando il trono per se.
“Da 150 anni con il ramo degli Aosta c’è una contesa per la guida del casato, ma ribadisco: lavoriamo assieme per l’Italia, inutile dividersi”, ha detto Emanuele Filiberto al Corriere della Sera commentando l’articolo del NYT. “The Crown di Netflix ha aperto al pubblico le porte dei palazzi reali suscitando enorme curiosità per un mondo legato al passato ma mai come oggi al centro dell’attenzione. Non c’è più la monarchia è vero — continua il principe – ma io ho grandi aspettative per quanto potrà fare mia figlia Vittoria. E poi mai dire mai, intanto riceviamo via social diversi messaggi specie da parte dei più giovani, incuriositi dal mondo dei Royals… certo mi dispiace vedere il pubblico americano catturato dal nostro mondo perché equiparato al gossip”.
Intanto la giovane erede al trono, Vittoria di Savoia, è seguitissima sui social e su Instagram ha lanciato un appello al presidente francese Macron in difesa delle scuole private. A lei spetterà, ha concluso Emanuele Filiberto, il compito di “guidare verso il futuro un casato con mille anni di storia, gli ordini dinastici, le charities. Poi ci sono i rapporti con gli altri casati, dal legame con re Felipe di Spagna, l’erede Leonor e Sofia sono quasi coetanee di Vittoria e Luisa, e poi con Belgio, Svezia, Norvegia, Alberto di Monaco e ovviamente i Windsor”.