L'attrice – assieme a molti altri colleghi - si è unita alle critiche verso i rappresentanti dell'Hollywood Foreign Press Association (HFPA) che decretano nomination e vincitori di uno dei premi cinematografici più prestigiosi americani. Gli organizzatori sono accusati di mancanza di pluralismo nella composizione della giuria
Polemiche infuocate a Hollywood contro i Golden Globes, da sempre considerati l’anticamera dei premi Oscar. In particolare nel mirino sono finiti gli organizzatori e rappresentanti dell’Hollywood Foreign Press Association (HFPA), un’organizzazione formata da circa 90 giornalisti professionisti che rappresentano l’industria del cinema statunitense tra giornali e riviste, in 55 Paesi nel mondo. Scarlett Johansson si è scagliata apertamente contro l’organizzazione puntando il dito contro la composizione della giuria. Gli organizzatori sono stati accusati di mancanza di pluralismo e di far parte di un meccanismo poco trasparente. Intanto nelle scorse ore l’organismo ha votato una riforma per ampliare i suoi membri e rendere l’organizzazione più inclusiva. Tra i punti promessi e comunicati alla stampa tempestivamente: l’ampliamento dei suoi membri, l’indicazione per il reclutamento di componenti neri nella giuria e l’assunzione di consulenti per la diversità. Inoltre la commissione ha promesso più trasparenza per le rigide regole di ammissione dell’associazione.
Scarlett Johansson è tra le star e le figure del settore che invocano una riforma ben più radicale. I Golden Globes ormai da diversi anni sono stati accusati di pratiche discriminatorie e di comportamenti eticamente discutibili, come l’accettazione di regali dalle produzioni cinematografiche da parte dei membri per ottenere un voto favorevole. Lo scorso febbraio il Los Angeles Times ha sottolineato come tra i membri votanti dell’HFPA non ci fossero persone di colore. Non solo la Johansson ma anche altri colleghi dell’attrice, come Mark Ruffalo, hanno ritenuto insufficienti le iniziative adottate. L’attrice ha esortato a gran voce tutto il settore cinematografico a boicottare l’organizzazione a meno che non apporti significativi cambiamenti. Hanno fatto molto discutere anche le rivelazioni che l’attrice ha fatto nel ricordare di aver ricevuto “domande e osservazioni sessiste da parte di alcuni membri dell’HFPA che rasentavano le molestie sessuali. È un’organizzazione alla quale individui come Harvey Weinstein davano legittimità per ambire all’Oscar, e il resto dell’industria si adeguava”. La Johansson ha anche sottolineato quanto sia importante “l’unione all’interno dei nostri sindacati e del settore nel suo complesso”.
Intanto i colossi Netflix e Amazon hanno dichiarato che smetteranno di considerare i Golden Globes fino a quando non saranno effettuate le riforme. “Non abbiamo lavorato con la HFPA da quando sono stati sollevati questi problemi e, come il resto dell’industria, ci aspettiamo una risposta più incisiva per cambiare posizione”, ha affermato la responsabile degli studi Amazon Jennifer Salke.