Mercoledì 12 maggio scatta lo sciopero nazionale dei trasporti per quattro ore che coinvolgerà gran parte dei mezzi pubblici su gomma. Ad annunciarlo sono le associazioni del trasporto pubblico: “La piattaforma di Usb Lavoro Privato vuole rimettere al centro la qualità della mobilità cittadina e la qualità del lavoro – fanno sapere le sigle datoriali della mobilità Asstra, Anav e Agens – e rendere possibile un servizio pubblico sicuro e dignitoso che risponda in modo efficiente alle reali esigenze dei territori, in un contesto di lavoro sano e rispettoso degli operatori del settore”.
Usb in una nota fa sapere che ad oggi risulta necessario “intervenire e modificare la logica, assurda, per la quale si vogliono affrontare le complesse problematiche del Trasporto Pubblico Locale agendo esclusivamente sui costi e su quanto si possa risparmiare attraverso i tagli al servizio, aumentando sempre di più i carichi di lavoro senza porsi in modo costruttivo nei confronti delle reali esigenze del territorio né, tantomeno, delle condizioni di lavoro imposte”.
Tra i punti che l‘Unione Sindacale di Base – Lavoro Privato ha sollevato per giustificare lo sciopero ci sono anche il superamento della divisione esistente tra aziende pubbliche e private, applicando le norme di miglior favore per i lavoratori e uniformando i trattamenti contrattuali. Al centro delle ragioni che porteranno alla sospensione del servizio c’è anche la garanzia ai lavoratori di poter esercitare il loro diritto a eleggere in modo diretto i propri rappresentanti della sicurezza, svincolandoli dall’essere obbligatoriamente Rsu.