Nel suo primo Question time in Aula, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha risposto a un’interrogazione presentata dal gruppo ‘Alternativa c’è’ sul caso che vede coinvolto l’attuale sottosegretario all’Economia, il leghista Claudio Durigon protagonista di una videoinchiesta di Fanpage. Nonostante la richiesta di revoca dell’incarico, nel suo intervento Draghi non ha citato mai l’ipotesi di dimissioni. Si è limitato invece a ribadire la fiducia nell’operato della Guardia di finanza e a ricostruire alcuni passaggi dell’indagine sui fondi della Lega. “La Procura di Milano – ha detto – il 29 aprile ha confermato piena fiducia ai militari della Guardia di finanza, evidenziandone la professionalità, il rigore e la tempestività negli accertamenti loro delegati”. Inoltre “i reparti della Finanza che hanno svolto le attività investigative” in questione “sono comandati da ufficiali con il grado di colonnello, nessun ufficiale generale ha svolto ruoli direttivi nelle investigazioni oggetto dell’interrogazione”. Dura la replica del deputato ex M5s, Andrea Colletti: “Lei con questa risposta si è dimostrato complice. In Germania ci sono ministri che hanno copiato passi di tesi di dottorato, cosa deve accadere in Italia per ottenere le dimissioni di un politico?”.