Mattia Torre, drammaturgo, autore di serie tv come Boris e La linea Verticale, è morto nel 2019 a 47 anni, lasciando proprio Figli come ultimo testo da far diventare film
“Volevo fare i complimenti a mio padre che è riuscito a vincere questo premio anche se non c’è più”. Momento di grande commozione durante la cerimonia dei 66esimi David di Donatello quando il premio per la miglior sceneggiatura originale è stato assegnato, postumo, a Mattia Torre per il film Figli. Bellissimo il ricordo della figlia sul palco, che ha ringraziato tutti quelli che le sono stati vicini dopo la morte del padre. Visibile la commozione in platea per la grande forza dimostrata dalla giovanissima figlia del compianto sceneggiatore.
“Volevo ringraziare tutti quelli che mi sono stati vicino. Dedico questo premio al mio fratellino Nico, che mi fa ammazzare dalle risate, e a mia mamma che non si arrende mai. ‘Figli’ parla di famiglia e di bambini che nascono, per questo ringrazio anche le ostetriche che fanno nascere nuove vite e i medici che si impegnano a non far volare via le persone. Bravo papà“. Torre, drammaturgo, autore di serie tv come Boris e La linea Verticale, è morto nel 2019 a 47 anni, lasciando proprio Figli come ultimo testo da far diventare film.