Detrazioni per spese assicurative e per l’abbonamento al trasporto pubblico. Deduzioni per contributi previdenziali-assistenziali e per gli oneri dovuti per i collaboratori domestici. E poi un credito d’imposta per il bonus vacanze che è la sola magra novità della stagione dichiarativa 2021. Per le famiglie italiane c’è insomma ben poco di nuovo per quanto riguarda le tasse relative al periodo d’imposta dello scorso anno. Il governo ha infatti preferito mantenere sostanzialmente inalterato il vecchio impianto delle agevolazioni fiscali. In compenso ha scelto di premiare le erogazioni liberali a sostegno delle misure di contrasto dell’emergenza epidemiologica Covid-19 con una detrazione al 30% per un importo massimo di 30.000 euro. Ma ha anche ricordato che dall’anno d’imposta 2020 le detrazioni degli oneri spetteranno solo se la spesa è tracciata con bonifico o carta di credito con l’eccezione delle spese per l’acquisto di medicinali e dispositivi medici e per prestazioni rese da strutture pubbliche o private accreditate con il Servizio Sanitario Nazionale. Inoltre, sempre da questa stagione, scatta anche l‘assottigliamento delle detrazioni fiscali per chi ha un reddito compreso fra 120mila e 240mila euro. Un piccolo risparmio per le casse pubbliche con una misura da cui sono state escluse spese sanitarie e mutui.

Nel dettaglio, le famiglie con Isee sotto i 40mila euro che hanno sfruttato il bonus vacanze da 500 euro previsto nel decreto Rilancio avranno diritto ad un credito d’imposta pari al 20% della spesa sostenuta nei limiti dell’importo riconosciuto o il 20% dell’importo pagato nel caso in cui la vacanza sia costata meno (fino a 500 euro per un nucleo di tre o più persone, 300 per due persone, e 150 euro per una persona). Un piccolo contributo per un bonus che non ha peraltro sortito l’effetto desiderato dal legislatore anche per una serie di difficoltà pratiche nella gestione del voucher da parte delle imprese ricettive.

Per quanto riguarda le altre agevolazioni destinate alle famiglie, anche in questa dichiarazione dei redditi sarà possibile detrarre il 19% dell’abbonamento la trasporto pubblico locale, regionale e interregionale. Resterà anche la detrazione (sempre al 19%) per i premi versati per l’assicurazione vita e infortunio nel limite massimo di 530 o 1291,14 euro a seconda della tipologia di polizza. Sulla base del reddito i lavoratori autonomi, agricoli e le casalinghe potranno dedurre (fra il 23 e il 43%) i contributi previdenziali e assistenziali. Analogo beneficio spetterà per il riscatto degli anni di laurea con detrazione al 19% se il beneficio riguarda un familiare a carico. Inoltre saranno deducibili i contributi di previdenza complementare non dedotti in busta paga per un importo massimo di 5.164,57 euro. Chi ha beneficiato della pace contributiva per coprire un periodo di contributi non versati potrà detrarre il 50% in 5 anni. Al contribuente spetterà anche la detrazione del 19% sulle spese funebri e la deduzione per contributi di collaboratori domestici (dal 23 al 43% in base al reddito e fino ad un massimo di 1549,37 euro), per il mantenimento dell’ex coniuge e per il 50% delle spese sostenute per le adozioni internazionali, pari, in entrambi i casi, dal 23 al 42% in base al reddito.

Per quanto riguarda i figli a carico (sotto i 24 anni, con un reddito massimo da 4mila euro), si potranno detrarre le eventuali attività sportive (il 19% su una spesa massima da 210 euro per età compresa fra i 5 e i 18 anni). Prevista anche un’agevolazione (detrazione 19%) per i materiali didattici acquistati per gli studenti con diagnosi di disturbo specifico dell’apprendimento e per le erogazioni liberali in favore degli istituti scolastici, senza limite d’importo. Inoltre, in dichiarazione si potrà portare in detrazione la retta degli asili pubblici e privati (19% su un importo massimo da 632 euro) e per le scuole di ogni ordine e grado per un importo massimo di 800 euro per alunno. Infine, si potrà detrarre il 19% delle spese di corsi di perfezionamento. Il beneficio sarà sull’intero importo nel caso di università statali, mentre per i privati bisognerà verificare caso per caso direttamente con il ministero. Resterà anche la detrazione del 19% anche per il canone di affitto per gli studenti fuori sede, fino a un massimo di 2.633 euro.

Come ogni anno sarà poi possibile detrarre il 19% delle spese sanitarie per farmaci, ticket, prestazioni specialistiche e dei costi sostenuti (con un tetto un massimo di 500 euro) per gli animali da compagnia, mentre è prevista una detrazione da mille euro per i cani guida. In caso di disabili in famiglia, il contribuente avrà diritto ad una deduzione compresa fra il 23 e il 43% in base al reddito per spese mediche e assistenza a persona non autosufficiente, oltre al 19% di detrazione su costi sostenuti per facilitare l’integrazione del disabile. Per quanto riguarda le badanti, la detrazione (19%) prevede un tetto massimo di spesa di 2.100 euro per i contribuenti con reddito inferiore a 40.000 euro. Anche nel caso che il beneficiario sia un familiari non fiscalmente a carico. Infine, il legislatore ha previsto una detrazione del 19% con un tetto da 750 euro per le assicurazioni sulla vita a tutela di persone con disabilità grave.

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