Altri 4mila morti in India causa Covid nelle ultime 24 ore – per l’esattezza sono 4.205 -, mentre l’Oms classifica come preoccupante la “variante indiana”, finora riscontrata in 44 Paesi nel mondo. In tutto sono più di 250mila i decessi causati dal coronavirus nel subcontinente, mentre la pandemia continua a imperversare nel vasto Paese asiatico da 1,3 miliardi di abitanti, dove i numeri che raccontano la diffusione del contagio sono senza dubbio sottostimati rispetto alla portata reale della pandemia. A preoccupare però sono anche le decine di cadaveri che continuano ad affiorare nel Gange. Un’altra cinquantina di corpi è stata ritrovata ieri lungo il fiume, 55 chilometri a sud del villaggio di Gahma, in Uttar Pradesh. Almeno altri 45 cadaveri sono stati individuati nelle regioni di Ballia e Ghazipur, sempre in Uttar Pradesh, nei dintorni delle banchine di Ujiyar, Kulhadia e Bharauli.

Lunedì era stata denunciata dai media la scoperta di quasi un centinaio di corpi semibruciati, che galleggiavano nel Gange, molto più a nord, nello stato del Bihar. Secondo le testimonianze di alcuni abitanti di Gahmar, i corpi erano rimasti ammucchiati lungo le banchine dove si svolgono abitualmente i riti della cremazione per tutta a scorsa settimana, e in molti avevano protestato per il forte sentore di decomposizione. La polizia ha fatto sapere di non avere ancora stabilito come i cadaveri siano finiti nel fiume. Non è possibile neppure secondo gli inquirenti risalire all’identità dei defunti e nemmeno essere certi che si tratti di vittime del Covid19. A seguito di questi episodi, il governo di Delhi ha chiesto a tutti gli stati lungo le rive del Gange di garantire che nessun cadavere venga gettato nel fiume. A oggi il totale delle vittime del Covid in India, secondo il ministero della Salute, è di 254.197. Il numero di nuove infezioni è aumentato di quasi 350mila nell’ultimo giorno ed è quota 23,3 milioni. Molti esperti ritengono tuttavia che i numeri reali siano molto più alti.

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