Mirko Farci aveva 19 anni, è morto per difendere sua madre, Paola Piras, dall’aggressione dell’ex compagno della donna. È successo a Tortolì, località balneare in provincia di Nuoro, dove un uomo ha aggredito la sua ex fidanzata inferendole 17 coltellate che, se non fosse intervenuto suo figlio, l’avrebbero uccisa. Trasportata in ospedale, i medici del Nostra Signora della Mercede di Lanusei l’hanno sottoposta ad un delicatissimo intervento chirurgico durato oltre quattro ore e tecnicamente riuscito. Al momento le condizioni della donna rimangono molto gravi ma stabili.
L’uomo, un operaio pakistano di 29 anni, è stato catturato dai carabinieri nel giro di qualche ora, con i jeans ancora sporchi di sangue. Interrogato dalla pm Giovanna Morra nella tarda serata di ieri, l’uomo ha confessato, fornendo la sua versione dei fatti. Ha raccontato di essere entrato nella casa dove vivevano madre e figlio arrampicandosi fino al primo piano della palazzina dove abita anche il padre della donna. Dall’abitazione di quest’ultimo ha preso il coltello che è diventato poi l’arma del delitto e ha raggiunto l’appartamento al secondo piano dove dormivano i due. È stato lui stesso ad ammettere la sua gelosia nei confronti di quella che fino al novembre 2020 è stata la sua compagna, confessando di sospettare che lei al momento potesse avere un altro compagno.
Secondo il suo racconto, il divieto di avvicinamento che il giudice di Lanusei aveva ordinato nei suoi confronti, non gli ha impedito in questi mesi sia di avere conversazioni telefoniche con la Piras che anche degli appuntamenti in pubblico. L’arresto dell’uomo ha visto dei momenti di grande tensione. Una folla, radunatasi davanti alla caserma, ha cercato di aggredirlo per quanto aveva fatto, e alcuni carabinieri sono rimasti contusi nella ressa. Al momento è rinchiuso nel carcere di San Daniele in isolamento. Sul corpo del ragazzo è stata disposta l’autopsia per la giornata di domani.