Il commissario per l’emergenza, Francesco Figliuolo, ha inviato alle Regioni una lettera per dare il via libera alle prenotazioni da lunedì 17 maggio anche per i nati fino al 1981, quindi gli over 40. Nel documento, però, “si raccomanda l’assoluta necessità di continuare a mantenere particolare attenzione per i soggetti fragili, classi di età over 60, cittadini che presentano comorbidità, fino a garantirne la massima copertura“. Come raccontato da ilfattoquotidiano.it, infatti, certe Regioni sono ancora indietro nelle iniezioni ai più anziani. In Calabria e Sicilia, ad esempio, quasi un over 80 su tre non ha ancora ricevuto la prima dose.
L’apertura delle prenotazioni agli over 40 serve quindi anche a velocizzare la campagna, aumentando la platea di chi può fare richiesta e “coprire” i buchi. Nella nota inviata dalla struttura commissariale si legge: “Questa struttura, nell’ambito del monitoraggio del piano vaccinale, continua a rilevare il buon andamento della campagna di somministrazione su scala nazionale delle categorie prioritarie“. E ancora: “Si dà facoltà alle Regioni e Province Autonome di avviare prenotazioni dal prossimo 17 maggio anche per i cittadini over 40, ovvero fino ai nati nel 1981”. Però, gli obiettivi fissati da Figliuolo per inizio maggio – 30 milioni di dosi somministrate e un ritmo di 500mila iniezioni giornaliere – sono stati mancati. L’accelerazione c’è stata, ma si scontra anche con i ritardi delle Regioni e le resistenze dei cittadini nei confronti di AstraZeneca. Che ora il generale vuole estendere agli under 60, cambiando ancora le regole.
Attualmente (dati fornita dal governo alle ore 17 del 12 maggio) in Italia risultano completamente vaccinate 7.786.877 persone (che quindi hanno ricevuto anche il richiamo). Una cifra che equivale a poco più del 13% della popolazione. Altre 17.305.159 persone hanno ricevuto una dose: il 29% degli italiani. Nell’ultima settimana (3 maggio – 9 maggio) sono state effettuate 3 milioni e 255mila somministrazioni, arrivando per la prima volta poco distanti dall’obiettivo del mezzo milione di dosi al giorno: la media che l’Italia dovrebbe tenere, secondo le dichiarazioni che ormai da mesi rilascia il commissario Figliuolo.
Questa settimana sono in arrivo complessivamente circa 3 milioni di dosi di vaccino entro il weekend. Già nella mattinata di mercoledì è iniziata la distribuzione di circa 2,1 milioni di dosi di Pfizer. Le consegne alle strutture designate alle Regioni si concluderanno entro sera, mentre giovedì è previsto l’afflusso di oltre 170mila dosi di Janssen (Johnson&Johnson) all’hub nazionale vaccini della Difesa, dove entro la fine di questa settimana arriveranno anche circa 360mila dosi di Vaxzevria (AstraZeneca) e oltre 390mila di Moderna.
Molti Regioni, dal Veneto alla Basilicata, avevano già annunciato in giornata che da lunedì prossimo sarebbero partite le prenotazioni anche per i 40enni. “Mettiamo in sicurezza estrema questa fascia d’età, poi puntiamo ad allargare la vaccinazione a chiunque voglia. Oggi ci sono 200mila posti liberi: per i 50-59 siamo fiduciosi di chiudere sopra il 65%, di certo non aspettiamo chi non arriva”, ha detto il governatore Luca Zaia. “Arrivati ai quarantenni – ha proseguito – pensiamo di aprire a tutti, gli under 40 non ci hanno riempito i reparti, quindi diventa equa l’offerta a tutti. Piuttosto che pensare alla decade 30-39 forse è meglio pensare a categorie specifiche e maggiormente esposte”, ha concluso il presidente del Veneto.