C’è voluto davvero moltissimo tempo prima che gli AirTags, i tracker di Apple per localizzare gli oggetti che più vi stanno a cuore, fossero presentati ufficialmente dall’azienda di Cupertino. Dopo una breve attesa, gli AirTags sono diventati disponibili all’acquisto e c’è voluto solo poco più di una settimana prima che la loro sicurezza fosse violata. Oltre alle preoccupazioni riguardanti l’uso “malevolo” degli AirTags per tracciare la posizione di utenti ignari, sembra che ora ci sia un ulteriore problema da tenere a mente quando si pensa ai nuovi accessori: sono facilmente hackerabili!

Non parliamo, fortunatamente, della possibilità di spiare la posizione di una persona o di seguire dei tracker non collegati al nostro account iCloud, tuttavia anche le implicazioni di questa modifica sono tutt’altro che tranquillizzanti.

Il ricercatore della sicurezza tedesco Stack Smashing ha pubblicato un tweet in cui afferma di essere riuscito ad “entrare nel microcontrollore di un AirTag” modificandone parte del software. In pratica il tracker è stato “jailbreackato”.

Un hacker con le stesse competenze potrebbe quindi decidere cosa vuole che il dispositivo faccia. Per esempio, il ricercatore di sicurezza è stato in grado di modificare l’URL NFC. Nel video che potete vedere qui sotto, confronta un AirTag regolare con uno modificato.

Mentre il tracker regolare apre il sito Find My, l’AirTag modificato apre un URL non correlato, che potrebbe essere utilizzato per il phishing per fare un esempio.

Per ora, dobbiamo solamente aspettare e vedere la contromossa di Apple. Sarà in grado di implementare un meccanismo di blocco lato server per impedire che un AirTag modificato acceda alla rete Find My?

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