La rubrica del giovedì con il bestiario di ciò che accade nelle serie minori del pallone italiano (e non solo). Le perle nei comunicati della giustizia sportiva regionale, quelle dei calciatori in campo e dei giornalisti in tribuna stampa
Brescello e don Camillo sono l’esempio per eccellenza del peso specifico, enorme, che ha la provincia in Italia. E qualche volta anche per i parroci nell’oratorio sono necessari metodi da “Domeniche Bestiali”. Metodi che ormai, come abbiamo mostrato proprio con questa rubrica, oltre ai preti non lesinano di utilizzare neppure le donne. Metodi che a volte hanno lo scopo di “indicare la retta via”: cosa che si rivela quantomai necessaria come mostrano alcuni casi di “smarrimento” capitati nei campionati esteri… beh forse non tutti però, come vedremo.
CHIUDERE LA PORTA ALLA SCOSTUMATEZZA – Don Mirco Pasini è un parroco di Eraclea comune di poco più di 10mila anime della città metropolitana di Venezia. Per i ragazzi il campetto del suo oratorio, come sempre nella provincia italiana, è un po’ il “centro del mondo”: ma che accade se invece di giocare a pallone quei ragazzi nel campetto ci fumano e ci bestemmiano sovente? Che don Mirco, parroco modello “stopper” di terza categoria, abituato a denunciare degrado e delinquenza, dopo averli invitati più volte a smettere quei comportamenti, venendo deriso, gli toglie le porte “finché non chiederanno scusa”. E sia chiaro: Domeniche Bestiali sta con don Mirco, il gesto “pane e salame” è il suo, non le bestemmie tra gli sghignazzi del branco.
SOFISTICATED LADIES – L’abbiamo già visto: la parità dei sessi è parità dei sessi. Possono solo gli uomini beccarsi maxi squalifiche? No. Lo dimostrano non una, ma due calciatrice dell’Atletico Oristano, Serie C femminile, Marica Deiana e Maura Mattana, squalificate per sei gare. Il perché? “Per aver, a fine gara, affrontato con atteggiamento violento e aggressivo protrattosi per circa due minuti, rivolgendo anche espressioni gravemente offensive, l AA, la quale temendo per propria incolumità si affrettava ad entrare nel proprio spogliatoio“.
PERDERSI PER RITROVARSI… O FORSE NO – Tre casi di “smarrimento” interessanti dai campionati esteri. In Romania un calciatore del Cluj, Ovidiu Oban, è stato ripreso in un video dall’effetto comico discreto: il pullman lo aveva lasciato a piedi dopo la trasferta con l’Academia Clinceni, e lui è stato costretto a correre dietro al mezzo agitando le braccia per farsi riprendere su. Disavventura simile per Cedric Bakambu che gioca in Cina al Beijing Guoan: doveva rientrare a casa in treno coi compagni dopo una partita…ma tra indicazioni in cinese e confusione si è perso nella stazione ferroviaria di Pechino. Per fortuna lo ha riconosciuto un fan, che lo ha portato alla stazione dei taxi “assicurandosi” che arrivasse a casa. Ultimo caso di smarrimento quello di Zoran Mamic, allenatore della Dinamo Zagabria fino allo scorso 15 marzo: non si sa dove sia. Il problema? Doveva presentarsi in carcere, condannato per appropriazione indebita di fondi dello stesso club, ma non lo ha fatto… e in questo caso probabilmente Mamic non spera nell’intervento di un tifoso benevolo pronto a riportarlo a casa, immaginiamo.
IL FASCINO DELLA DIVISA – Il calcio delle “Domeniche Bestiali” è anche quello dell’episodio bellissimo raccontato dall’Asd Flaminia e ripreso dal profilo social della Lega Nazionale Dilettanti. I ragazzi della squadra di Civita Castellana, che milita in Serie D, al ritorno dalla trasferta di Gavorrano hanno trovato sull’Aurelia un grave incidente, in cui era stata coinvolta una signora. I calciatori hanno subito aiutato la donna, coprendola con felpe e divise per proteggerla dal freddo che avvertiva dopo lo scontro e assistendola fino all’arrivo dei soccorsi. La donna ha provveduto a ringraziare la squadra via social: “Questa divisa sarà anche la mia, siete i miei eroi”. Eroi delle domeniche bestiali: mica pizza e Superlega.