Il presidente dell’associazione dei Farmacisti del Nordreno spiega l'interesse per il siero della società anglo-svedese, specie da parte dei giovani, vista la somministrazione che può essere effettuata in un periodo compreso tra le 4 e le 12 settimane
“Il vaccino di AstraZeneca è così richiesto che le quantità a disposizione bastano a malapena”. Succede in Germania, dove il presidente dell’associazione dei Farmacisti del Nordreno, Thomas Preis, parla al Rheinische Post della corsa del vaccino della società anglo-svedese presso i medici di famiglia dopo la sospensione della priorità per categorie il 6 maggio scorso.
Il fatto che ora la seconda dose, come ha dichiarato l’Ema, si possa somministrare in un periodo compreso tra le 4 e le 12 settimane ha contribuito ad aumentare la richieste. “Il fatto che gli intervalli tra le somministrazioni siano stati accorciati a quattro settimane rende il vaccino attraente per i giovani. Vogliono essere ben preparati per l’imminente allentamento grazie a una protezione vaccinale completa – ha aggiunto Preis – Da un punto di vista medico, sarebbe meglio fare la seconda vaccinazione dopo dodici settimane”.
In Germania la Commissione vaccinale (Stiko) aveva consigliato AstraZeneca solo per gli over 60, in seguito alla rilevazione di una trentina di casi di trombosi al cervello soprattutto nelle donne sotto i 55 anni. Tuttavia, nel caso in cui chi è over 18 e under 60 preferisca la somministrazione di AstraZeneca può sceglierlo su base volontaria, dopo consulto medico e firma del consenso informato sull’accettazione del rischio.