Alla festa, iniziata dopo la partita vinta dall'Inter contro la Roma, a tre giorni dal big-match contro la Juventus, partecipavano anche Hakimi, Young e Perisic. I carabinieri hanno multato anche il direttore del ristorante che avrebbe organizzato l'evento 'abusivo'
Coprifuoco violato, regole anti-Covid infrante e pioggia di multe per i 23 invitati in un hotel del centro di Milano per festeggiare i 28 anni dell’attaccante Romelu Lukaku, tra i principali protagonisti dello scudetto conquistato dall’Inter due settimane fa. Nel lussuoso albergo, insieme al numero 9 belga, c’erano anche altri tre giocatori nerazzurri: Hakimi, Young e Perisic. Tutti sono stati sanzionati, a vario titolo, dai carabinieri, intervenuti dopo una segnalazione. I militari dell’Arma hanno multato anche il direttore del ristorante che avrebbe organizzato l’evento ‘abusivo’.
La festa è iniziata dopo la partita vinta dall’Inter contro la Roma, a tre giorni dal big-match contro la Juventus. Una partita che per la squadra di Antonio Conte ha poco valore, avendo già conquistato il principale obiettivo stagionale, ma resta comunque uno dei match più attesi dai tifosi. Anche perché potrebbe comportare l’esclusione degli eterni rivali dalla corsa alla Champions.
Nell’ambiente della Serie A non si tratta del primo episodio di feste ‘clandestine’ in barba alle norme anti-contagio. All’inizio di aprile erano stati scoperti, sempre dai carabinieri, proprio dei giocatori della Juventus. Alla vigilia del derby contro il Torino, i militari dell’Arma erano intervenuti in tarda serata nella villa in collina del bianconero Weston McKennie dopo una segnalazione per schiamazzi da parte dei vicini. Nell’abitazione erano state trovate una decina di persone, compresi Paulo Dybala e Arthur Melo.