“Non sono le industrie farmaceutiche che dettano le regole e la schedula vaccinale ma sono gli enti regolatori“, così a Sky Tg24 il presidente dell’Aifa Giorgio Palù, ospite di Buongiorno, commentando la scelta di allungare il periodo tra la prima e la seconda dose del vaccino Pfizer fino a 42 giorni. Pfizer negli ultimi giorni ha infatti specificato che gli studi clinici sono stati realizzati con una somministrazione a 21 giorni dalla prima, sottolineando però che la decisione spetta, appunto, agli enti regolatori. “Io ho cercato di far capire che gli studi validativi sono una cosa a cui è giusto attenersi – continua Palù – ma se poi viene data una raccomandazione emergenziale come fa Fda o una raccomandazione condizionata, come quella dell’Ema, all’osservazione sul campo si può anche correggere il tiro”. In questo caso, conclude, “è necessario farlo per carenza di dosi e per la necessità di coprire nel più breve tempo possibile una popolazione a rischio”.