Si accende lo studio di Zona Bianca, il nuovo talk di Rete 4 condotto da Giuseppe Brindisi. Durante la puntata di ieri 12 maggio, Mario Adinolfi e Alessandro Cecchi Paone hanno discusso sul tema del Ddl Zan. “Voglio usare il mio tempo provando a difendere la posizione dottrinale della Chiesa cattolica che ha espresso con un responso firmato da Papa Francesco il no alla benedizione delle coppie omosessuali, ripeto responsum della Congregazione della dottrina della fede firmato da Papa Francesco”, ha esordito il giornalista, nonché esponente del Popolo della Famiglia. Poi ha continuato a difendere il matrimonio eterosessuale, attaccando la pratica dell’ “utero in affitto” che nel nostro ordinamento è “punita dalla legge e dalle sanzioni”. “Queste sono conquiste di civiltà che uomini di sinistra dovrebbero garantire. Solamente i massoni riescono a sperare in una società in cui i bambini siano comprati e venduti, la legge che state approvando è fasciatissima”, ha aggiunto Adinolfi.
A quel punto Cecchi Paone è sbottato: “Neanche il Papa ti da ragione, mi dispiace per la tua solitudine. Vigliacco miserabile, questa è da querela. Fascista clericale, stai zitto. Ti faccio togliere la pelle in tribunale per quello che hai detto, vai risentirlo“. “Tu sei un massone, non mi lasci parlare. Sei come Imma Battaglia: dici ‘o stai zitto o vai in galera’“, ha replicato Adinolfi. La lite è andata avanti a lungo finendo poi anche su Facebook, dove solo qualche ora fa, Adinolfi ha scritto: “Nulla mi toglie dalla testa che l’operazione ddl Zan sia un’operazione con finalità anticattolica ispirata dalla massoneria. Gli attacchi di ieri sera in tv anche a un sacerdote hanno visto solo noi difendere la Chiesa, i vescovi, la verità delle parole di Francesco e alla fine la libertà di tutti. Attenti a quelle facce, sono le facce di oppressori“.