Dell’esistenza di un video o quanto meno di immagini della notte del 16 luglio del 2019 gli invstigatori – che hanno indagato sulla denuncia di una studentessa per stupro di gruppo – hanno saputo il 9 agosto successivo quando un amico di Edoardo Capitta – indagato insieme a Ciro Grillo, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia – gli chiede con insistenza di mostrargli delle immagini: “Dai, mandameli”, “Ti ho detto di no” risponde lui che gli aggiuinge “No, no, non li mando a nessuno. Poi tiraccoto quando vengo”. Questo per i carabinieri, delegati dalla procura di Tempio Pausania a indagare su quanto accaduto in Sardegna la notet tra il 16 e il 17 luglio, è siginificato che poteva essere la prova di un reato. I filmati sono almeno due: uno dura una ventina di secondi e mostra i giovani insieme ad eccezione di Corsiglia che ha dichiarato che stava dormendo e è stato il primo, stando al racconto della giovane, ad approfittare di lei costringendola a un rapporto sessuale. Nell’altro filmato, anche questo di pochi secondi, si vedono i tre ragazzi si filmano in posa oscene con accanto l’altra ragazza presente nella villa assopita sul divano.

A verbale Ciro Grillo ha dichiarato che l’idea del sesso di gruppo sarebbe partita dalla studentessa conosciuta al Billionaire a Porto Cervo in Costa Smeralda dove la famiglia Grillo ha una casa. Per gli indagati fu una serata di sesso consenziente, per lei un incubo durato parecchie ore. Grillo ha fatto mettere a verbal che “la mattina del 17 luglio 2019 eravamo nel patio io, Vittorio Lauria ed Edoardo Capitta assieme alla ragazza, lei ha bevuto qualche sorso di vodka, da sola e senza che nessuno la costringesse. Dopo la vodka ricordo che abbiamo parlato in modo scherzoso del rapporto sessuale che lei aveva avuto con Francesco Corsiglia e parlando lei ci ha lasciato intendere che era meglio una cosa con tre piuttosto che con uno solo“. A verbale la giovane donna invece ha fatto scrivere tutta un’altra storia cioè di essere stata costretta a bere la vodka e di essere stata violentata da tutti. Grillo ha quindi aggiunto: “Siamo andati tutti di là” e i dettagli di quel che descrivono come “rapporto consensuale”. Il giovane ha spiegato a un certo punto che quel che è successo in camera “doveva essere un gioco” ma che “poi siamo andati un pò più in là…”.

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