Costretta in didattica a distanza a casa con la gamba rotta, ma la professoressa la minacciava di romperle anche l’altra se non si fosse presentata in aula. È la storia che ha visto come protagonista lo scorso 5 marzo un’alunna di in un liceo fiorentino con difficoltà nell’apprendimento che era assente dalle lezioni in presenza per un infortunio risalente al gennaio precedente. La giovane si è sentita rivolgere dalla docente durante una lezione l’ordine “di farti accompagnare” a scuola “sennò ti spezzo pure l’altra gamba”. Quello che l’insegnante non sapeva è che le sue frasi in quel momento erano registrate, in quanto l’alunna, a causa della sua difficoltà di apprendimento, salvava le lezioni in Dad per poterle riascoltare.

A riferire quanto accaduto è stato l’avvocato Pierluigi D’Antonio, a cui i genitori della ragazza si sono rivolti. Il legale ha spiegato i fatti in una nota dopo aver presentato un esposto all’Ufficio scolastico regionale senza ottenere da parte dell’istituto né una presa di posizione formale né l’apertura di un procedimento disciplinare a carico dell’insegnante. D’Antonio ha scritto alla dirigente scolastica, all’Ufficio scolastico regionale e al ministro dell’istruzione Bianchi denunciando l’accaduto. Domani l’avvocato Silvia Ciampolini, su mandato dei genitori, depositerà una denuncia-querela alla procura di Firenze affinché sull’episodio venga aperta un’indagine.

(Immagine d’archivio)

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