D'ora in poi, alla voce "donna" dell'enciclopedia non saranno più associati termini dispregiativi come "cagna" o "zoccola". La deputata Rossella Muroni: "È evidente che è ancora lunga la strada per raggiungere la parità di genere nel nostro Paese"
Una battaglia linguistica che è prima di tutto una battaglia politica. Da oggi, sull’enciclopedia Treccani, alla voce “donna” non saranno più associati sinonimi offensivi come “cagna” o “zoccola”. Tutto questo grazie alla battaglia di 100 attiviste, guidate da Maria Beatrice Giovanardi, che hanno iniziato un dibattito con la direttrice stessa del vocabolario più famoso d’Italia, Valeria Della Valle, sulle colonne di Repubblica.
“Possiamo plaudire alla prima volta di una donna alla guida del Cnr o alla guida dei servizi segreti, – dice la deputata Rossella Muroni, appartenente alla componente del gruppo Misto FacciamoECO , che ha rilanciato la notizia -, fare sinceri auguri di buon lavoro alla Carrozza e alla Belloni, ma è evidente che è ancora lunga la strada per raggiungere la parità di genere nel nostro Paese e che questa sfida passa dall’educazione e da un cambiamento culturale. Per fare qualche passo avanti nella giusta direzione sarebbe importante, come chiede l’alleanza ‘Donne per la salvezza’, prevedere misure più ampie e incisive a favore delle donne nel Pnrr”.