Paolo Sorrentino, Denis Villeneuve, Gabriele Mainetti. I rumors sui possibili titoli dell’edizione in presenza del Festival di Venezia 2021 li pubblica Variety senza troppo girarci attorno. Si tratta quindi di The hand of god, la produzione Netflix diretta da Paolo Sorrentino con protagonista Toni Servillo e un richiamo a Maradona che poi alla fine non c’è (o c’è?). Di Dune, il reboot del film di Lynch, diretto da Denis Villeneuve con protagonisti Timothée Chalamet, Oscar Isaac, Zendaya e Jason Momoa. Infine dell’oramai pronto da almeno un anno (doveva uscire a Natale 2020, ma la terza ondata di Covid in Italia bloccò tutto), Freaks Out, la possibile consacrazione del talento di Gabriele Mainetti a livello di superhero movie ambientato nella Roma sotto i bombardamenti alleati.
Tre titoli a cui Variety accompagna anche la produzione franco-tedesca-belga di Bruno Dumont (France con Lea Seydoux nei panni di una celebre giornalista televisiva la cui vita viene sconvolta da un incidente d’auto) e Lost illusions di Xavier Giannoli, tratto da Balzac con un cast stellare: Xavier Dolan, Gerard Depardieu e Cecile de France. Insomma, come confermato dal direttore artistico di Venezia, Alberto Barbera, in un’intervista al nostro sito web tra i titoli pronti (italiani e non) sembra esserci l’imbarazzo della scelta. E nel mucchio, come spesso accade ai selezionatori del festival, si pescano titoli che poi fanno incetta di Oscar (vedi l’ultimo Leone d’Oro Nomadland).
Se non accadrà l’imponderabile sarà un’edizione in presenza anche con un protocollo sanitario un po’ più permissivo per l’arrivo di star sul red carpet. L’edizione 2020 della Mostra del Cinema fu tra l’altro la prima a mescolare oltre 6mila accreditati in undici giorni di proiezioni senza mai registrare contagi di Coronavirus. Ricordiamo inoltre che l’edizione numero 78 che si svolgerà dall’1 all’11 settembre 2021 avrà come presidente di giuria Bong Joon-ho, il regista sudcoreano del pluripremiato Parasite e un leone alla carriera per Roberto Benigni. Infine un paio di notazioni: la prima è che Tre piani di Nanni Moretti ha pochissime probabilità di finire al Lido (Nanni preferisce Cannes, peccato), mentre se la presenza di Sorrentino venisse confermata sarebbe un ritorno vero e proprio del regista napoletano a Venezia con un lungometraggio (nel 2016 fu solo per le prime due puntate della serie The Young Pope) dopo vent’anni. L’uomo in più, il suo primo lungo, infatti, venne mostrato in anteprima nel 2001 nella sezione Cinema del Presente con profondi sbadigli della critica mainstream dell’epoca. I rimanenti lunghi di Sorrentino sono successivamente stati visti al Festival di Cannes che ha creduto in lui anche quando, come per un gioiello come L’amico di famiglia, sono stati accolti alle proiezioni stampa da parecchi fischi.