Sale ancora un po’ il rendimento dei titoli di Stato italiani decennali che si attesta all’ 1,07%. Lo spread, ossia la differenza di rendimento rispetto all’equivalente titolo tedesco considerato investimento prossimo al “rischio zero”, è a 119 punti, il distacco più marcato. In questi movimenti che stanno interessando, in diversa misura, un po’ tutti i rendimenti dei bond dei paesi del Sud Europa, accade anche che il Btp italiano superi il decennale greco che al momento rende lo 0,01% in meno.
Cosa che era già accaduta a fine 2019. Il sorpasso non sembra tanto dovuto ad una percezione di un rischio maggiore dell’investire in Itala rispetto alla Grecia, quanto a ragioni di natura più tecnica dettati dalla diversa “liquidità” dei due mercati. Tuttavia è indubbio che le pressioni sul nostro debito stiano crescendo. Per ora su livelli non particolarmente preoccupanti ma, vista la mole del nostro debito, basta poco per provocare scossoni sulle casse pubbliche. Ogni anno il ministero del Tesoro emette titoli per un valore intorno ai 300 miliardi di euro che vanno a rimpiazzare Bot e Btp arrivati a scadenza e quindi da rimborsare.