Si ispira alla Abarth 1000 SP degli anni Sessanta la nuova one-off dello Scorpione. La sua progenitrice era spinta da motore – derivato da quello della Fiat 600 – da un litro di cilindrata ed era pensata per gareggiare nella categoria Sport Prototipo, la tipologia di vetture a ruote coperte realizzate solo per il motorsport e costruite in piccola serie. Il veicolo, caratterizzato da linee semplici, basse e filanti, fu un successo e conquistò un’importante serie di vittorie internazionali, prima fra tutte quella ottenuta nella sua classe alla 500 km del Nürburgring, nel settembre 1966.
Il nuovo esemplare unico della Abarth rappresenta una reinterpretazione contemporanea dell’iconica Sport Prototipo degli anni Sessanta, di cui mantiene i caposaldi: leggerezza, aerodinamica raffinata ed ergonomia. La base tecnica? Quella dell’Alfa Romeo 4C, berlinetta con telaio di carbonio e alluminio, motore quattro cilindri turbo di 1,75 litri e 240 CV di potenza, accoppiato a una trasmissione con cambio a doppia frizione.
Molti i motivi estetici in comune fra Abarth 1000 SP senior e junior: il corpo vettura sinuoso con le superfici morbide dei parafanghi che evidenziano la posizione delle ruote; la vetratura del cockpit con deflettori laterali sagomati; l’armonia tra i gruppi ottici e gli scarichi; la livrea rigorosamente rossa e le caratteristiche prese d’aria, dal cofano anteriore fino agli slot di raffreddamento su quello posteriore. Anche la fanaleria rispetta lo schema minimalista della 1000 SP storica, con proiettori puntiformi sul muso e una sola coppia di fanali rotondi in coda.