Tancredi si è rivelato una delle novità più interessanti della ventesima edizione di “Amici di Maria De Filippi”. Il cantautore è arrivato fino alla Semifinale ma è soddisfatto e sereno del suo percorso all’interno della scuola. Tra fragilità e demoni, Tancredi è uscito vincitore con in mano un Ep appena sfornato dal titolo “Iride” che contiene “Las Vegas”, singolo con oltre 8 milioni di stream su Spotify, nella top10 della classifica Top200 di Spotify (alla posizione n.8) e stabile nella Viral 50 (dove occupa la n.23), “Fuori di testa” (oltre 1 milione e mezzo di stream su Spotify) e l’ultimo “Leggi dell’Universo”. Dal 17 maggio sarà impegnato in un instore tour per il firmacopie, rispettando sempre i protocolli di sicurezza anti Covid. “In questo Ep ho messo insieme i brani presentati ad ‘Amici’, qualcosa di inedito e delle cose pubblicate prima di entrare nella scuola. Sto già iniziando a preparare nuovi pezzi per il prossimo album”.
Fuori dalla “bolla” del talent com’è stato l’impatto?
Secondo me nessuno è veramente pronto a quello che c’è fuori e quando ti ritrovi in questa situazione arriva una botta fortissima. Non me l’aspettavo, ho ricevuto tanti commenti positivi e mi ha fatto tanto piacere.
Quando sei stato eliminato hai detto: “Me lo aspettavo anche da più di due settimane”, come mai?
Nel senso che potevo anche uscire prima e mi sarebbe andato bene lo stesso. Ero contento del mio percorso e arrivare fino a lì, alla fase finale per me era la ciliegina sulla torta poi mi sono accorto che la torta era già buona così, quindi non sono uscito triste ma soddisfatto di quello che avevo fato sino ad allora.
Sei entrato in corsa ad ‘Amici’, com’è stato rapportarti con tante teste diverse?
Confesso che avevo un po’ di paura all’inizio, avvertito la pressione, sono stato l’ultimo ad entrare nella scuola dopo una sfida. Non avevo fatto ancora tutto il percorso iniziale però in casa sono stato accolto veramente bene e mi sono trovato a mio agio sin da subito. All’inizio ero un po’ chiuso ma poi piano piano ho trovato il modo per farmi conoscere.
Il tuo è stato anche un percorso psicologico?
È stata una cosa molto naturale, non mi sono imposto di fare nulla. Una volta lì la situazione porta ad aprirsi con gli altri, a relazionarti e anche a parlare di cose intime, personali di cui non avevo mai parlato mai a nessuno. È stato un percorso importante perché mi sono liberato da alcune insicurezze e dai demoni. Mi sono sbloccato e mi sento più leggero.
Che demoni ha un ragazzo di 19 anni?
Li sto nascondendo anche un po’ a me stesso. Diciamo che da un anno a questa parte voglio cercare di vivere al meglio. Comunque ho della rabbia, nascosta, del dolore e piano piano voglio iniziare a tirare queste cose fuori per scoprirmi. Per il momento devo cercare un focus sulla musica né devo farmi destabilizzare.
Durante una delle tue esibizioni hai dedicato dei versi ai tuoi genitori: “Io sono figlio di mio padre e delle mie scelte. Io sono figlio di mia madre e delle sue scelte”. Ci spieghi il significato?
Non ho fatto assolutamente caso al fatto che dicevo queste cose ad un pubblico così vasto. Quando scrivo lo faccio per me e senza freni. Quando ho preparato la cover ‘Figli delle stelle’ la frase mi è venuta in automatico. Mio padre (Alberto Cantù Rajnoldi, direttore creativo di Armani, ndr) non mi ha mai imposto nulla e mi ha spronato sempre mentre il verso dedicato a mia madre (l’artista Angela Carrubba Pintaldi, ndr) riguarda decisioni che lei ha preso, scelte fatte che hanno condizionato la vita della nostra famiglia e la mia. Durante la permanenza ad ‘Amici’ ho riflettuto anche su questo e ho una visione diversa. In futuro quando ci sarà occasione di poterle parlare ci confronteremo.
Cosa fanno i tuoi fratelli?
Ho un fratello più piccolo, Ruben e una sorella più grande Angelica. Ho anche tre fratellastri e sono pure zio di due nipoti (ride; ndr). Anche Ruben e Angelica stanno facendo un percorso artistico. Lui si occupa di video-making e infatti mi piacerebbe lavorare assieme, lei invece è appassionata di foto e poesia.
Quando hai capito che la musica era la strada giusta?
In quarta Liceo ho capito che era lì, una possibilità da esplorare. Un anno dopo ho preso la decisione quando non sapevo se andare all’Università o dedicarmi totalmente al canto. Mi ero iscritto ad una scuola musicale ma dopo 4 mesi hanno chiuso tutto per Covid. Poi c’è stata l’opportunità di entrare ad ‘Amici’. Comunque so che nella vita voglio fare questo.
In un mondo musicale così sovraffollato pensi di fare la differenza?
La cosa importante è essere diversi da tutti gli altri. Fondamentali sono l’originalità del progetto e della scrittura. Sul palco mi sono stupito per come sia riuscito ad esprimermi in maniera così libera. Mi sono liberato di tutto, mi sentivo disinibito totalmente. Quando inizio a cantare perdo il controllo e l’adrenalina va a mille. Mi sento grande e libero da tutto. Non me ne frega nulla dei giudizi, canto e mi sento bene.
Qual è la tua visione per il tuo percorso artistico?
Mi farò consigliare nei campi in cui non sono ferrato, devo fidarmi del team e delle persone che sanno fare il proprio lavoro. L’unica cosa che voglio è la libertà di potermi esprimere al 100%. Le mie canzoni sono la cosa a cui tengo di più.
Hai dieci euro e devi scommettere la vittoria ad ‘Amici’ su Sangiovanni, Deddy e Aka7even. Su chi punti? Nome secco.
Punto dieci euro a testa. Per me possono vincere tutti e tre e poi come faccio, sono miei grandi amici (ride, ndr).