“Ho già dedicato troppo tempo al vostro programma. Preferisco continuare il mio percorso senza di voi, sperando con tutto il cuore che la puntata non esca mai, poiché il mio pensiero socio-politico è distante anni luce dal vostro. Silenziare certi gruppi è la prima mossa per continuare seduti in quel vostro trono sporco di sangue! Questo CIStema è miserabile come la vostra storia! Verissimo, niente di nuovo”, aveva scritto sabato 8 maggio sul suo profilo Instagram la modella transgender Lea T. Nel mirino la trasmissione “Verissimo” per non aver trasmesso la sua intervista registrata a metà febbraio. Non solo, colpevole anche per lo spazio concesso alla leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. Una ricostruzione dei fatti già riportata da FqMagazine nei giorni scorsi.
Da qui le accuse di censura e discriminazione in un post poi cancellato qualche ora dopo. “Prima di iniziare vi voglio raccontare due cose, tra poco vedrete un’intervista che sarebbe potuta andare in onda in una di queste puntate. Le interviste a volte vanno in onda subito, altre no. Alcune vanno dopo per esigenze produttive, per esigenze degli artisti o anche perché non sono strettamente legate all’attualità. La protagonista di questa intervista è la modella transessuale Lea T che sabato scorso dopo aver visto l’intervista all’onorevole Giorgia Meloni ha pubblicato sui social delle affermazioni molto pesanti accusandoci di censura e discriminazione“, ha dichiarato a inizio puntata Silvia Toffanin.
La lettura del post in questione, un messaggio molto chiaro alla modella e ai telespettatori di Canale 5: “Voi sapete che noi a Verissimo abbiamo sempre dato voce a tutti: donne, uomini, omossessuali, transessuali. Lo abbiamo fatto con grande rispetto, attenzione e sensibilità dando voce a tutti i pensieri. Vi potrei fare tanti esempi: Vladimir Luxuria, Tiziano Ferro, Fabio Canino, Rupert Everett, Gabriel Garko. Con loro abbiamo raccontato le loro esperienze e ci siamo anche molto emozionati. Lea T ci accusa di censura con offese social molto pesanti e nello stesso tempo ci chiede di non mandare in onda l’intervista perché abbiamo dato spazio a una persona che la pensa in un modo diverso da lei. Chi è che discrimina?“.
L’appello di Lea T non è stato accolto perché Verissimo ha scelto di trasmettere l’intervista in questione proprio in apertura di puntata, oggi 15 maggio: “Le parole censura e discriminazione non ci appartengono, non appartengono a Mediaset, non appartengono a Verissimo e certamente non appartengono a me. Noi per evitare qualsiasi malinteso abbiamo comunque scelto di mandare in onda l’intervista”, ha concluso la Toffanin.