È Carlo Verdone il protagonista della nuova puntata di Stories, il ciclo di interviste ai protagonisti dello spettacolo di Sky Tg24. Ospite del vicedirettore della testata Omar Schillaci, il celebre attore e regista romano si racconta in un’intervista in onda lunedì 17 maggio alle 21 su Sky Tg24, su Sky Arte, venerdì 21 maggio alle 18.30 e sempre disponibile on demand. Con la regia di Francesco Venuto, il programma ne ripercorre la carriera ultraquarantennale attraverso le passioni private (medicina, musica, burattini e marionette) aneddoti personali e le figure che più hanno influenzato la sua carriera, a iniziare dalla madre che lo costrinse, chiudendolo fuori di casa, a recitare nel suo primo spettacolo teatrale all’Alberichino di Roma (“Vai fregnone, un giorno mi ringrazierai: si vive una volta sola!”) nonostante fosse terrorizzato dalla presenza dei critici. Parlando della sua produzione cinematografica, Verdone ha fra l’altro detto: “Io credo che ‘Compagni di scuola’ come film sia imbattibile, fu una specie di miracolo. Ma anche in questo ultimo che ho fatto (‘Si vive una volta sola’) per recitazione, atmosfere, performance di ognuno, siamo a livelli molto alti. Sarà il pubblico a dover decidere, ma io lo metto tra i mie migliori” (il film è visibile in streaming su Amazon e attraverso la piattaforma Sky Q). Verdone, noto anche per la sua grande passione e competenza musicale, rivela di non vivere la propria vita “da protagonista ma da fan, a casa mia i cimeli dei mie film sono in disparte – racconta – mentre sono in bella mostra le fotografie di tutte le persone che hanno significato qualcosa per me: David Lynch, Alberto Sordi, Federico Fellini, Robert Plant, Jimmy Page, Pete Townsend, David Gilmour” e ricorda un aneddoto nel quale interruppe la meditazione di Carlos Santana prima di un concerto per ottenere una foto in sua compagnia.