Pochi giorni dopo aver fatto coming out, raccontando sui social network di aver intrapreso da due anni e mezzo un percorso di transizione da uomo a donna, la chef Chloe Facchini è stata ospite di Antonella Clerici nella puntata di È sempre mezzogiorno andata in onda lunedì 17 maggio. Per la cuoca transgender si è trattato di un «ritorno a casa», visto che a lanciarlo in tv – quando ancora era Riccardo Facchini – era stata proprio la Clerici a La prova del cuoco, dov’è stato protagonista di decine di sfide ai fornelli anche durante le stagioni condotte da Elisa Isoardi.
CHLOE FACCHINI RACCONTA LA SUA STORIA – Dopo un anno e mezzo di assenza dal piccolo schermo, si è trattato quasi di un secondo debutto per chef Chloe Facchini, avvenuto per altro in un giorno importante come la Giornata mondiale dedicata alla lotta contro l’omofobia e la transfobia. «Fare una transizione non significa cambiare vita: ero chef prima, sono chef adesso. Io soffrivo di disforia di genere e sin da piccola mi sono sentita una bambina», ha spiegato la chef raccontando alla Clerici – con cui per altro era stata socia nell’apertura del ristorante Casa Clerici, a Caserta – il suo percorso di cambiamento e poi di transizione. «Immagina cosa significa crescere con delle etichette: io ho vissuto come gay per 39 anni della mia vita ma io mi sentivo una donna. Poi ho fatto chiarezza, ho intrapreso un percorso psicologico e ho capito di essere una donna». Mentre la chef preparava un parfait alle fragole – Facchini è tra i cuochi più noti del panorama enogastronomico bolognese – la padrona di casa l’ha accompagnata nel racconto della sua vita, senza eccessi voyeuristi. «Avevi un tormento dentro di dentro di te e sono contento che tu stia bene. Oggi ti vedo molto più serena rispetto a prima», ha sottolineato la Clerici, chiedendole anche della sua vita attuale. «Io ho un compagno che amo e adesso ho una vita che amo. E una famiglia splendida che mi ha supportato in tutto. Proprio alle famiglie voglio dire: quando hanno dei figli omosessuali, transgender o no binary mi raccomando, sosteneteli. Già è un peso grossissimo affrontare questa cosa, l’appoggio della famiglia è fondamentale».
IL MESSAGGIO INCLUSIVO DI ANTONELLA CLERICI – Antonella Clerici ha colto l’occasione per lanciare un importante messaggio di inclusività, dimostrando ancora una volta non solo di sapere a che pubblico parla ma anche una capacità speciale nel saper scegliere con cura le parole, sfuggendo alla retorica e alla morbosità. «Hai ragione, è verissimo quello che hai detto. Qui ci ascoltano tantissimo le famiglie e spesso sai, c’è questa pruderie, questa vergogna di non volerne parlare. Invece noi dobbiamo aiutare i nostri figli a essere come realmente sono, qualunque sia la loro natura: è una natura che deve uscire per renderli felici. Perché alla fine, ciò che vogliamo è che i nostri figli siano felici».
FACCHINI TORNERA’ A E’ SEMPRE MEZZOGIORNO – Tra un passaggio e l’altro della ricetta, la Clerici ha poi chiesto alla sua ospite di raccontare come il suo coming out è stato accolto nel mondo del lavoro, visto che quello delle brigate di cucina è ancora oggi un universo molto maschilista. «Dopo il Covid ho raccontato tutto ai miei titolari: a me piace la verità ed essere trasparente, non mi sono mai nascosta. Così gli ho spiegato che sono donna transgender, che ho iniziato il mio percorso di transizione due anni e mezzo fa e che voglio vivere pienamente come una donna. Mi hanno risposto: a noi va bene così. Hanno organizzato una riunione nella quale abbiamo spiegato tutto alla brigata e devo dire che non ho avuto cambi di trattamento perché sono donna. Anzi, lì bacchetto perché sono molto più centrata e consapevole e loro mi rispettano pienamente». La conduttrice, invitando Facchini a tornare a cucina in trasmissione, ha concluso così: «L’importante è parlare e anche saper ascoltare. Tante volte uno non parla per paura di chissà cosa, invece tu sei l’esempio che è importante raccontare la propria storia. E noi dobbiamo essere predisposti all’ascolto. Il potere della parola è fondamentale». Con poche ma importanti parole, la Clerici ha dimostrato che si può parlare di tutto, anche in un programma di cucina, e lanciare messaggi importanti di inclusione e accettazione. Anche questo è servizio pubblico.