Da quando la trasmissione di Rai 3 Chi l’ha visto? è tornata ad occuparsene con il caso di Olesya Rostova, si sono riaccesi i riflettori sul caso Denise Pipitone. Anche la questura ha riaperto le indagini e a distanza di 17 anni emergono ancora nuovi particolari sul rapimento della bambina di Mazzara del Vallo, avvenuto nel settembre del 2004. Oggi a Storie Italiane è intervenuto Felice Grieco, la guardia giurata che nell’ottobre di quell’anno avvistò a Milano una bambina molto simile a Denise Pipitone che si trovava con una donna rom all’uscita di una banca. All’epoca lui riuscì solo a chiamare la polizia e la donna, accortasi di esser stata notata, scappò via.
Di quell’episodio sono passati alla storia i fotogrammi del video girato da Grieco per immortalare la scena: oggi l’uomo ha spiegato di avere un grande senso di colpa per non aver bloccato quella donna. “La dovevo fermare, mi sarei tolto ogni dubbio. Chiesi di inventare una scusa per poterlo fare, mi dissero di no. Ero nervoso, non sapevo come agire. Se l’avessi bloccata e non era lei sarei finito nei guai. Già solo per il video ho subito perquisizioni a casa, il sequestro di tutto il materiale informatico…”, ha detto a Eleonora Daniele. “Quando è arrivata la pattuglia chiedendomi dove di trovasse la bambina gli ho fatto presente che, dato il tempo passato, il gruppo era andato via. Chiesi alla poliziotta se le potevano interessare i filmati che avevo fatto e glieli ho mostrati. Lei è sbiancata e ha invitato per radio i colleghi a fare controlli a tappeto, ma tutto il gruppo era sparito senza lasciare traccia”, ha aggiunto la guardia giurata.
Secondo Felice Grieco, il rapimento di Denise Pipitone non può essere stato commesso da Anna Corona e Jessica. “È ovvio che non hanno fatto tutte da sole, ci deve essere stata una regia. Per poter fare quello che hanno fatto hanno dovuto avere l’appoggio di qualcuno, a meno che quel giorno la bambina si è trovata smarrita nel vicolo e un passante se l’è presa e l’ha portata via”, ha concluso.