La vincitrice della ventesima edizione di “Amici di Maria De Filippi” si toglie qualche sassolino dalla scarpa, prendendosi una rivincita personale nei confronti di chi non ha creduto in lei. Il duello finale di Sangiovanni è stato sereno: “Sia che vincessi io che lui eravamo felici”. La ballerina si è raccontata a FqMagazine
Sorridente, riflessiva, rinata. Abbiamo incontrato Giulia Stabile, vincitrice di “Amici di Maria De Filippi”, qualche ora dopo il trionfo. La ballerina ha anche messo in tasca – oltre che un totale di 237mila euro in gettoni d’oro tra premio principale e collaterali – un piccolo record: è la prima donna del circuito danza a vincere in 20 anni di storia del talent show.
Anzitutto cosa farai con tutti questi soldi?
Penso di aiutare mamma ma soprattutto vorrei investirli per continuare a studiare danza. C’è tanto lavoro da fare. Questo era l’ultimo anno di scuola ma recupererò da privatista, ormai se ne parla il prossimo anno.
Il tuo è stato un percorso umano oltre che professionale, come ti vedi oggi?
Totalmente diversa da come sono entrata.
Perché?
Ho avuto momenti di up e down ma la mia fortuna è avere avuto accanto le persone che hanno usato le parole giuste e mi sono state vicine. Mi sono rivista in alcuni vecchi filmati di ‘Amici’ e ho visto un’altra Giulia. Ero chiusa, cercavo di proteggermi, non pensavo positivo. Poi piano piano mi sono aperta e ho visto che alcune cose belle potevano accadere. Sono anche più sicura di me, ho imparato a vivere da sola, ad arrangiarmi. So cavarmela.
Quanto ti ha aiutata Sangiovanni?
Moltissimo. Il nostro incontro è stato magico perché sono entrati in contatto i nostri due ‘bambini dentro’. Lui è tanto fragile ma ha una testa pensante ed è più adulto e maturo dell’età che ha. Mi ha sempre detto che io ho rappresentato per lui una ventata di leggerezza. Sangio c’è stato per me, mi ha fatto capire che ero bella così come sono.
Chi era Giulia prima di entrare ad ‘Amici’?
Una ragazza che ha vissuto momenti tremendi nei tre anni di scuole medie. Mi è successo di tutto. Anni che mi hanno distrutta e segnata perché quando ho iniziato il Liceo, pensavo sarebbe finito tutto, invece mi sono portata appresso tutte le mie fragilità. Non sono mai arrivati alle mani ma i bulli mi hanno detto e fatto di tutto. Sono una persona attaccata affettivamente alle persone e alle cose, così quando tornavo in classe mi facevano trovare tutti i miei oggetti personali distrutti. Una volta hanno tagliato anche la mia giacca di pelle. Ero dispiaciuta più che per me, per i miei genitori che con tanti sacrifici mi compravano ciò di cui avevo bisogno.
Ti sei poi ripresa la tua rivincita cosa vorresti dire a chi ti ha bullizzata?
Vorrei rivedere tutti uno ad uno per dire a loro una cosa… Anzi no perché sono troppo educata (ride, ndr).
Qual è il tuo messaggio per chi ha avuto i tuoi stessi problemi?
Di non arrendersi mai di fronte a tutte quelle persone che non hanno creduto in noi. Resistere sempre anche quando qualcuno dice che sei sbagliato.
Dove vuoi arrivare?
Vorrei riuscire a vivere di questo lavoro. Ci tengo davvero tanto.