“Una terza dose di vaccino contro il Covid è assolutamente ragionevole che debba esser fatta, anche se ancora non è stimabile quando dovrà essere raccomandata la somministrazione”, probabilmente a una distanza “dai dieci mesi in su“. A spiegarlo è stato Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di Sanità (Css) e coordinatore del Cts, ascoltato in audizione in Commissione Sanità al Senato sui vaccini contro il Covid. I tempi di osservazione dei soggetti vaccinati, ha precisato, “sono ancora limitati. È ragionevole pensare che per dieci mesi dovrebbe esser mantenuta la capacità protettiva dei vaccini. Ma è anche possibile che questo intervallo temporale venga prolungato“. Rispetto invece ad attendere fino a 42 giorni per la somministrazione della seconda dose dei vaccini a mrna, nei documenti presentati da Pfizer all’Agenzia Europea dei Medicinali, ha detto Locatelli, “sono stati inclusi partecipanti che hanno ricevuto la seconda dose tra i 19 ed i 42 giorni dalla prima”, pertanto, si poteva ritenere approvato anche un uso di questo tipo.