La finale di Coppa Italia, oltre a consegnare il trofeo alla Juventus di Andrea Pirlo a scapito dell’Atalanta guidata da Gian Piero Gasperini, ci ha regalato alcuni spunti dal divano. Ecco quali…
di Gianluca Losito
Seconda sconfitta in finale di Coppa Italia nelle ultime tre stagioni per la Dea di Gasperini. Due anni fa era arrivata la sconfitta per 0-2 contro la Lazio nei minuti finali, oggi è 1-2 contro la Juventus. Il ciclo di Gasperini ha regalato, nei suoi primi cinque anni, grandi emozioni e risultati consistenti, ma nessun metallo: il tecnico ex Genoa rimane a secco di trofei nella sua carriera da tecnico professionista.
Hanno avuto la meglio i nervi e le qualità tecniche della Juventus, che nel secondo tempo ha abbinato alla superiorità dei singoli anche quella sul piano dell’intensità: per semplificare, si può dire che nella ripresa la Juve abbia fatto l’Atalanta, giocandosi diversi duelli individuali senza remore. La mancanza di un traguardo preciso, in questo preciso momento storico, può essere sia uno svantaggio che un vantaggio per la squadra di Percassi: da un lato, un ciclo così positivo ma “vuoto” può sfociare nella frustrazione, è arrivato il momento di rimpinguare il palmares della Dea; dall’altro, raggiungere un trofeo potrebbe essere visto come una ragione di appagamento per tutto l’ambiente, mentre invece rimanere ancora a secco può essere visto come il movente per continuare a migliorarsi e cercare un checkpoint chiaro dell’esperienza gasperiniana.
In questa sorta di utopia “galeaniana” bisognerebbe chiedersi quali possano essere i marginal gains di una macchina perfetta che però nei momenti decisivi si inceppa (le due finali già citate, nonché gli ultimi minuti dello sfortunato quarto di finale contro il Paris Saint-Germain). I difetti dell’Atalanta sono emblematicamente venuti fuori questa sera: in alcuni casi fatica a tenere il controllo della partita, ad abbassare i ritmi quando serve; alle volte sembra saper mettere solo una marcia nel motore, anche se il Gasp ha iniziato a lavorare su altre soluzioni, come la difesa a 4, già durante questa stagione.
Per inciso: il grande vantaggio della Dea è quello di poter sperimentare e aggiungere nuove dimensioni al suo gioco in maniera lenta e progressiva, senza smarrire un’identità formatasi nel corso degli anni. Basti pensare alla rimozione dall’undici titolare di Papu Gomez (ora a Siviglia) e Ilicic (ormai una comparsa in questa Dea): rimpiazzati senza troppi patemi, dopo alcune iniziali incertezze.
Tuttavia, all’Atalanta al momento sembra mancare proprio un giocatore di quella stoffa: un 10 che sappia uscire fuori dallo spartito e scombinare le difese avversarie, assieme a un leader difensivo e un ringiovanimento diffuso, specie nei rincalzi, sono gli innesti necessari per continuare a crescere. Ma non elementi da plasmare: due calciatori con un curriculum europeo, non per forza provenienti dalle big d’Europa, anzi, giocatori in ascesa ma ambiziosi. Fare nomi è un esercizio di stile retorico, ma l’Atalanta, dopo anni di splendida gestione, si può e si deve permettere acquisti di spessore, se vuole consolidare la propria posizione nel panorama italiano e lanciarsi definitivamente nel gotha europeo.
Crampi Sportivi
Lo sport raccontato dal divano
Calcio - 20 Maggio 2021
Coppa Italia – Atalanta, la macchina perfetta di Gasperini ancora a secco. Ora servono acquisti di spessore
La finale di Coppa Italia, oltre a consegnare il trofeo alla Juventus di Andrea Pirlo a scapito dell’Atalanta guidata da Gian Piero Gasperini, ci ha regalato alcuni spunti dal divano. Ecco quali…
di Gianluca Losito
Seconda sconfitta in finale di Coppa Italia nelle ultime tre stagioni per la Dea di Gasperini. Due anni fa era arrivata la sconfitta per 0-2 contro la Lazio nei minuti finali, oggi è 1-2 contro la Juventus. Il ciclo di Gasperini ha regalato, nei suoi primi cinque anni, grandi emozioni e risultati consistenti, ma nessun metallo: il tecnico ex Genoa rimane a secco di trofei nella sua carriera da tecnico professionista.
Hanno avuto la meglio i nervi e le qualità tecniche della Juventus, che nel secondo tempo ha abbinato alla superiorità dei singoli anche quella sul piano dell’intensità: per semplificare, si può dire che nella ripresa la Juve abbia fatto l’Atalanta, giocandosi diversi duelli individuali senza remore. La mancanza di un traguardo preciso, in questo preciso momento storico, può essere sia uno svantaggio che un vantaggio per la squadra di Percassi: da un lato, un ciclo così positivo ma “vuoto” può sfociare nella frustrazione, è arrivato il momento di rimpinguare il palmares della Dea; dall’altro, raggiungere un trofeo potrebbe essere visto come una ragione di appagamento per tutto l’ambiente, mentre invece rimanere ancora a secco può essere visto come il movente per continuare a migliorarsi e cercare un checkpoint chiaro dell’esperienza gasperiniana.
In questa sorta di utopia “galeaniana” bisognerebbe chiedersi quali possano essere i marginal gains di una macchina perfetta che però nei momenti decisivi si inceppa (le due finali già citate, nonché gli ultimi minuti dello sfortunato quarto di finale contro il Paris Saint-Germain). I difetti dell’Atalanta sono emblematicamente venuti fuori questa sera: in alcuni casi fatica a tenere il controllo della partita, ad abbassare i ritmi quando serve; alle volte sembra saper mettere solo una marcia nel motore, anche se il Gasp ha iniziato a lavorare su altre soluzioni, come la difesa a 4, già durante questa stagione.
Per inciso: il grande vantaggio della Dea è quello di poter sperimentare e aggiungere nuove dimensioni al suo gioco in maniera lenta e progressiva, senza smarrire un’identità formatasi nel corso degli anni. Basti pensare alla rimozione dall’undici titolare di Papu Gomez (ora a Siviglia) e Ilicic (ormai una comparsa in questa Dea): rimpiazzati senza troppi patemi, dopo alcune iniziali incertezze.
Tuttavia, all’Atalanta al momento sembra mancare proprio un giocatore di quella stoffa: un 10 che sappia uscire fuori dallo spartito e scombinare le difese avversarie, assieme a un leader difensivo e un ringiovanimento diffuso, specie nei rincalzi, sono gli innesti necessari per continuare a crescere. Ma non elementi da plasmare: due calciatori con un curriculum europeo, non per forza provenienti dalle big d’Europa, anzi, giocatori in ascesa ma ambiziosi. Fare nomi è un esercizio di stile retorico, ma l’Atalanta, dopo anni di splendida gestione, si può e si deve permettere acquisti di spessore, se vuole consolidare la propria posizione nel panorama italiano e lanciarsi definitivamente nel gotha europeo.
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Roma, 11 mar (Adnkronos) - "I casi di disturbi del comportamento alimentare sono drammaticamente in aumento, oltre 3 milioni e mezzo nel nostro Paese, e invece il governo Meloni continua a tagliare le risorse”. Lo ha detto la presidente dei deputati di Italia Viva Maria Elena Boschi intervenendo alla conferenza stampa sui disturbi alimentari alla Camera dei deputati.
"Chiediamo al governo Meloni di mettere le risorse necessarie a far fronte all’aumento dei casi. Il fondo istituito dal governo Draghi è stato azzerato. Il governo Meloni mette sempre meno risorse, a rilento, senza continuità, senza possibilità di progettazione e di presa in carico dei pazienti. Inoltre le strutture idonee per la riabilitazione intensiva -ha aggiunto- non sono presenti in tutte le regioni, creando problemi di mobilità interregionale e impatto sulla continuità scolastica e i legami familiari”.
“Noi di Italia Viva, insieme alle opposizioni, portiamo avanti questa battaglia in Parlamento a fianco delle associazioni e a fianco delle studentesse e degli studenti che si sono mobilitati per chiedere attenzione su un tema che ormai riguarda anche bambini e bambine ed è, purtroppo, la seconda causa di morte nel mondo per i ragazzi tra i 12 e i 17 anni”.
Roma, 11 mar (Adnkronos) - Domani, mercoledì 12 marzo alle 17.30, presso la sala stampa della Camera dei deputati – via della Missione 4 a Roma – si terrà la presentazione del libro 'Antonio Martino, interventi istituzionali'. Lo rende noto Forza Italia.
All’evento interverranno i capigruppo azzurri alla Camera e al Senato, Paolo Barelli e Maurizio Gasparri; Stefano Benigni, vicesegretario nazionale di Forza Italia e segretario nazionale del movimento giovanile azzurro e Marco Reguzzoni, presidente dell’associazione I Repubblicani e curatore della pubblicazione.
"Si tratta di un omaggio a un importante protagonista della storia politica del nostro Paese - spiega Reguzzoni –, un grande pensatore e liberale. Un esempio per i giovani, che proprio nel libro potranno trovare spunti e riflessioni ancora attualissimi in alcuni dei suoi discorsi pronunciati in occasioni istituzionali”. Il volume vanta i contributi di due importanti esponenti di Forza Italia: Letizia Moratti - che di Martino è stata collega di governo - e il vicesegretario e segretario nazionale dei Giovani di Forza Italia Stefano Benigni.
(Adnkronos) - “Il pensiero di Martino – sottolinea Benigni - continua a ispirare chiunque creda in una società libera, dinamica e meritocratica. La sua visione rimane un pilastro per tutti coloro che, come noi, ritengono che il futuro dei giovani dipenda dalla possibilità di costruirlo liberamente, senza imposizioni. Martino – ha aggiunto – è stato uno dei grandi protagonisti della storia del nostro movimento e per questo credo che debba essere parte del nostro “album di famiglia”, quella raccolta di grandi figure, fortemente voluta anche dal nostro Segretario Nazionale, Antonio Tajani, che saranno sempre un modello e un punto di riferimento per noi e per la nostra azione politica”.
(Adnkronos) - E' stato proprio l'uomo a chiamare il 112 per soccorrere la madre. Agli agenti ha raccontato che la donna, con diverse patologie, era caduta ma l'orario indicato e alcuni elementi non hanno convinto del tutto. A insospettire i poliziotti anche alcuni interventi recenti: erano state segnalate un paio di liti dopo che il quarantottenne, consulente, era tornato a vivere a casa della madre, dopo una separazione difficile.
Altro tassello contro il figlio l'aver incassato, il giorno dopo la morte della madre, un bonifico fatto dal conto della donna al suo per una cifra di 30mila euro. Interrogato su questo aspetto ha preferito non rispondere alle domande degli inquirenti. L'autospia, disposta dalla pm Giancarla Serafini, ha infine certificato i sospetti: il medico legale ha certificato la morte per soffocamento. Per l'uomo è scattato l'arresto per omicidio e maltrattamenti.
Palermo, 11 mar. (Adnkronos) - La Polizia di Stato di Trapani ha arrestato uno stalker seriale che violava sistematicamente le prescrizioni di divieto di avvicinamento alla ex compagna. Il personale del Commissariato di P.S. di Alcamo ha dato esecuzione all’ordine di arresto emesso dalla Corte d’Appello di Palermo nei confronti dello stalker di nazionalità rumena, di 46 anni. Nello specifico, l’Autorità Giudiziaria, a seguito delle reiterate violazioni della misura del divieto di avvicinamento alla parte offesa, ha ritenuto di dover disporre l’aggravamento della stessa con la misura cautelare più afflittiva della custodia in carcere. Difatti, nonostante la prescrizione di non avvicinarsi all’ex coniuge con l’obbligo di portare con sé il dispositivo elettronico anti-stalker, il cittadino rumeno girava indisturbato per la città lasciando in più occasioni il dispositivo a casa.
Peraltro, nell’ambito di una ulteriore attività d’indagine, l’arrestato è stato raggiunto da un provvedimento cautelare che disponeva il divieto di avvicinamento alla parte offesa, con applicazione del dispositivo elettronico, poiché lo stesso veniva ritenuto responsabile di analoghe condotte persecutorie poste in essere in pregiudizio di un’altra donna con cui aveva intrattenuto una relazione sentimentale.
L’arrestato è stato quindi fermato e condotto presso gli Uffici del Commissariato di P.S. per poi essere tradotto presso la Casa Circondariale di Trapani. "La Polizia di Stato ribadisce il proprio impegno nella tutela delle vittime di stalking e violenza, invitando chiunque si trovi in situazioni analoghe a rivolgersi tempestivamente alle Forze dell’Ordine", si legge in una nota.
Roma, 11 mar. (Adnkronos) - Il Gruppo Dolomiti Energia ha preso parte alla terza edizione di Key - The Energy Transition Expo (alla Fiera di Rimini, dal 5 al 7 marzo), l’evento di riferimento in Italia dedicato al presente e al futuro dell’energia, fra tecnologie e soluzioni per la transizione energetica, strategie per il clima e rinnovabili.
"Noi portiamo l'esperienza di una società che è focalizzata solamente sulle rinnovabili, che ha fatto e operato una scelta particolare che continuiamo a perseguire. Siamo il primo operatore di sole rinnovabili in Italia e vogliamo continuare a crescere in questo settore e a integrare la catena del valore. Quindi vogliamo essere presenti su tutti i pezzi della catena del valore del settore energia, dalla produzione all'energy management, alla commercializzazione e a tutti i nostri clienti. E a crescere in maniera coordinata fra i vari settori in modo da avere una copertura automatica all'interno del gruppo fra la produzione e il consumo", spiega Stefano Granella, Ceo di Dolomiti Energia.
In Fiera sono state presentate le soluzioni integrate che il Gruppo propone per guidare la transizione energetica di imprese, aziende energivore, pubbliche amministrazioni, enti e clienti domestici in tutta Italia. Con attenzione a efficienza energetica, forniture energetiche innovative, rinnovabili, flessibilità energetica, ottimizzazione dei consumi, uso consapevole delle risorse.
Alla lunga storia di sostenibilità del Gruppo si sono aggiunte di recente tre importanti tappe. Il Gruppo è, infatti, il primo player nazionale con un portafoglio di impianti 100% rinnovabili tra i vincitori delle aste del Capacity Market 2026 di Terna, introdotto per favorire la decarbonizzazione e assicurare la stabilità del sistema elettrico italiano.
Inoltre, in ottica di diversificazione ulteriore della produzione rinnovabile e per consolidare la propria posizione tra le grandi multiutility italiane (il Gruppo è quarto produttore italiano di energia idroelettrica), il Gruppo ha di recente perfezionato una partnership strategica con il Gruppo Ivpc, attivo nel settore delle energie rinnovabili in Italia, per ampliare la generazione da eolico e fotovoltaico. La prima iniziativa di successo nata da questa partnership è la recente messa in esercizio di un nuovo impianto fotovoltaico ad Apricena in Puglia.
Infine, il Gruppo ha dato vita al progetto Renewability, prima community remota di prosumer in Italia. È un modello di consorzio che offre alle aziende l’opportunità di investire in impianti di produzione da fonte rinnovabile e di approvvigionarsi dell’energia prodotta dai propri impianti, svincolandosi dall’andamento dei prezzi dell’energia. In qualità di aggregatori nell’ambito del meccanismo Energy Release 2.0, Dolomiti Energia mette a disposizione una capacità produttiva di energia rinnovabile, grazie ad impianti di prossima realizzazione.
Roma, 11 mar (Adnkronos) - "Anni e anni passati a ripetere sempre lo stesso concetto, e poi? Basta una sentenza per rinnegare tutto. Ma quello che ha stabilito la Cassazione sul caso Diciotti rimane: bisogna risarcire i migranti intrappolati a bordo. Il vicepremier Salvini negli ultimi giorni ha fatto la solita becera propaganda sostenendo che saranno i contribuenti a pagare per le sue malefatte. Non è così, c'è una cosa che si chiama danno erariale. E tocca le sue tasche, non le nostre. Non c’è propaganda che tenga". Lo dice sui social la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi.
Roma, 11 mar. (Adnkronos) - Felicia, brand di Andriani S.p.A Società Benefit, leader nel settore dell’healthy food per l'utilizzo di materie prime innovative e naturalmente prive di glutine, come cereali (avena, riso, grano saraceno e teff integrali) e legumi (lenticchie, ceci, piselli) è Official Supplier della Acea Run Rome The Marathon 2025 che si terrà dal 14 al 16 marzo.
Un'opportunità speciale per promuovere il legame tra alimentazione sana e sport attraverso iniziative dedicate a chi desidera avere uno stile di vita salutare e migliorare il proprio benessere.
Felicia, capofila della filiera di legumi più estesa di Italia, è buona per tutti e adatta agli sportivi. Il brand ha scelto così di diventare partner della Maratona di Roma, un evento che ogni anno attrae migliaia di atleti e appassionati da tutto il mondo.
Durante i tre giorni di evento, dal 14 al 16 marzo, Felicia prenderà parte al Villaggio Expo della manifestazione con stand dedicati, dove i visitatori potranno scoprire i prodotti del brand. Felicia offrirà momenti interattivi e giochi progettati per sensibilizzare il pubblico su come adottare un’alimentazione sana, equilibrata e leggera, prediligendo proteine vegetali e cereali integrali naturalmente privi di glutine, coinvolgendo tanto gli adulti quanto i bambini in attività di edutainment.
Uno degli appuntamenti più attesi in queste giornate è il cooking show con lo chef Massimo Buono, che si terrà venerdì 14 marzo dalle 19:30 alle 23:30 presso la Rinascente di Via del Tritone. Un'occasione esclusiva durante la quale il pubblico potrà gustare piatti gustosi e salutari a base di pasta Felicia.
Il 16 marzo, giorno della Maratona, Felicia sarà presente al Villaggio Fun Run con attività dedicate e sarà al fianco degli atleti regalando loro uno dei prodotti più iconici di Felicia: i sedanini di lenticchie rosse. Un prodotto realizzato con un solo ingrediente – farina di lenticchie rosse biologiche – che rappresenta il connubio perfetto tra ricerca tecnologica e pratiche agricole sostenibili.
"Partecipare alla Maratona di Roma è per noi un'occasione importante per condividere i nostri valori e la nostra missione. Siamo entusiasti di supportare un’iniziativa che accoglie partecipanti di ogni età e livello, dagli atleti alle famiglie promuovendo un nuovo stile alimentare ispirato alla dieta mediterranea e alla biodiversità a tavola. La nostra proposta di prodotti è adatta a tutti e coniuga qualità e benessere offrendo un’esperienza di gusto unica” ha dichiarato Marco Lentini, Marketing Director di Andriani.