In una nota ufficiale il presidente e amministratore delegato Albert Bourla ha anche sottolineato che "la vaccinazione continuativa oltre il 2021 è fondamentale poiché COVID-19 continua a diffondersi rapidamente in tutta Europa e nel mondo - ha spiegato - Più di un anno dopo, continuiamo ad accresce le conoscere sulla COVID-19 e stiamo lavorando per determinare se, analogamente all’influenza stagionale, la vaccinazione annuale possa fornire la protezione più duratura"
Ora c’è una data, seppur indicativa: inizio 2022. E’ quando potrebbe entrare in scena il vaccino anti Covid prodotto da Pfizer-Biontech per i bambini dai 6 mesi agli 11 anni. A confermarlo è stata la stessa azienda alle agenzie di stampa. I risultati della sperimentazione “prevediamo saranno disponibili nella seconda metà del 2021. Se la sicurezza e immunogenicità saranno confermate – è quanto dichiarato all’Ansa dai vertici della società – speriamo di ricevere l’autorizzazione per la vaccinazione di questi bambini più piccoli entro l’inizio del 2022″. Lo scorso marzo, Pfizer e BioNTech hanno inoculato il proprio vaccino ai primi bambini sani in uno studio globale di fase 1/2/3 per valutarne ulteriormente sicurezza, tollerabilità e immunogenicità nei bimbi.
Quella del vaccino indirizzato ai più piccoli, tuttavia, non è l’unica novità di giornata che riguarda Pfizer Biontech. In una nota ufficiale, infatti, il presidente e amministratore delegato Albert Bourla ha sottolineato che “la vaccinazione continuativa oltre il 2021 è fondamentale poiché COVID-19 continua a diffondersi rapidamente in tutta Europa e nel mondo – ha spiegato – Più di un anno dopo, continuiamo ad accresce le conoscere sulla COVID-19 e stiamo lavorando per determinare se, analogamente all’influenza stagionale, la vaccinazione annuale possa fornire la protezione più duratura“.
Non solo. Riferendosi quindi alla firma del contratto con la Commissione europea per la fornitura di 1,8 miliardi di dosi del vaccino per il periodo 2021-2023, il CEO e co-fondatore di BioNTech, Ugur Sahin, ha affermato che “ci sono prove crescenti che COVID-19 continuerà a rappresentare una sfida per la salute pubblica per anni. Questo contratto con la Commissione europea – ha commentato – garantirà che dosi sufficienti di COMIRNATY siano disponibili per tutti i cittadini dell’UE nel 2022 e 2023″. Con queste “dosi aggiuntive e i nostri continui investimenti in ricerca e sviluppo volti ad adattare il nostro vaccino per affrontare varianti nuove ed emergenti, continueremo ad avere un impatto significativo negli sforzi dell’UE per proteggere la salute pubblica”, ha aggiunto. Pfizer e BioNTech, si legge nella nota delle aziende, sono impegnati nello sviluppo continuativo del vaccino, inclusa la valutazione di una potenziale dose di richiamo e una versione aggiornata del vaccino per affrontare potenziali varianti.
Tornando sulla campagna vaccinale indirizzata ai più piccoli, da registrare la presa di posizione del farmacologo Silvio Garattini, presidente dell’Irccs Mario Negri: “E’ molto importante vaccinare i ragazzi contro Covid, perché pur essendo spesso asintomatici possono infettare gli altri – ha detto – Ha un senso anche considerato che frequentano le scuole. E, per questo, se si dovesse cominciare prima di settembre sarebbe anche meglio. Io – ha continuato Garattini – sono del parere che dobbiamo accelerare le vaccinazioni a tutti e in tutto il mondo”. Il tutto mentre, come confermato dal ministro della Salute Roberto Speranza, dovrebbe arrivare il 28 maggio il via libera all’uso del vaccino Pfizer nei 12-15enni.