La rubrica del giovedì con il bestiario di ciò che accade nelle serie minori del pallone italiano (e non solo). Le perle nei comunicati della giustizia sportiva regionale, quelle dei calciatori in campo e dei giornalisti in tribuna stampa
Le reazioni, che siano a un insulto, a un fallo, a una parola, a una richiesta rappresentano una parte decisamente affascinante delle dinamiche umane. Che siano zen, magari, o spinte dall’amore paterno o che facciano regredire allo stato di bambino, oppure decisamente violente o magari dettate da volontà emulative, saranno il tema principale di questa settimana di Domeniche Bestiali.
SPOGLIATOIO UNITO – Naturalmente dovendo scegliere tra la gamma di sopra, le reazioni preferite delle Domeniche Bestiali sono quelle ruspanti, toste. E bisogna dirlo, le donne stanno scalando prepotentemente posizioni, come dimostra la squalifica comminata a due calciatrici del Real Poggio, Serie C di calcio a 5, entrambe fermate per cinque turni perché se le sono date di santa ragione… tra compagne. La prima “con comportamento sleale, scorretto e antisportivo, a gioco fermo, si dirigeva verso la panchina della propria squadra e iniziava a insultare una propria compagna di squadra. Una volta raggiunta la propria compagna di squadra la schiaffeggiava e le dava ripetuti calci forti e violenti all’addome. Solo l’intervento dell’allenatore della squadra permetteva l’allontanamento della calciatrice”. La seconda “a fine gara, dirigendosi verso gli spogliatoi, incrociava una sua compagna di squadra che antecedentemente la aveva aggredita, iniziava ad insultarla ed una volta raggiuntala la colpiva con ripetuti schiaffi e ripetuti calci alle gambe. Solo l’intervento del dirigente della squadra e dell’allenatore permetteva l’allontanamento della calciatrice”. Altro che Lukaku-Ibra.
L’APPELLO – Negli ultimi giorni è circolata la foto di un calciatore piuttosto sovrappeso, cinese, intento a battere un calcio d’angolo. Molti media hanno raccontato ritraesse il figlio del proprietario del Zibo Cujo, squadra di seconda divisione cinese, che il patron obbligherebbe a tenere in campo e a far giocare con la 10 sulle spalle. In realtà è falso: il proprietario della squadra in questione è sì un tipo vulcanico, He Shinua, ma capita che pretenda di giocare lui titolare. La foto in questione ritrae invece Xu Guangnan, azionista di una squadra di terza divisione cinese che scese in campo nel 2019 per mancanza di titolari, attirando l’attenzione proprio per il suo fisico non proprio in linea con quello di un calciatore professionista. A prescindere da fake e versioni originali, uno per fisico e l’altro per carattere sarebbero perfetti per le Domeniche Bestiali italiane: vengano in una squadra di terza categoria nostrana.
GNE GNE GNE – Una delle immagini più belle (nel concetto di bellezza di Domeniche Bestiali ovviamente) degli ultimi giorni pallonari è quella della reazione a un fallo di Ezgjan Alioski, terzino del Leeds, che dopo un tackle subito da un avversario del Burnley nell’ultima gara di Premier League si è alzato, gli ha fatto una enorme linguaccia, poi ha portato le mani aperte coi pollici alle orecchie, scuotendole e seguitando a far boccacce. Dal labiale pare che dopo le smorfie Alioski abbia detto all’avversario l’equivalente di “non m’hai fatto niente, faccia di serpente”.
VENGHINO SIGNORI VENGHINO – Ormai è diventata una sorta di “Domeniche Bestiali Cup” quella degli allenatori o dirigenti che dalla panchina fermano gli avversari che si aggirano lì intorno. C’è un nuovo iscritto e arriva dalla Romania: Mihai Iosif, mister del Rapid Bucarest, per ostacolare una rimessa laterale degli avversari si è posto davanti al calciatore incaricato, saltando per chiudergli la visuale, con effetto piuttosto comico per il fisico corpulento. Espulso naturalmente, ma iscritto di diritto alla Domeniche Bestiali Cup.