Strumenti attuali inadeguati per gestire i flussi migratori e “veti nazionali” che rendono difficile, se non impossibile, trovare un accordo sul tema. Al termine dell’incontro con l’Alto Rappresentante Josep Borrell, nella sede del Seae, il servizio diplomatico dell’Ue, a Bruxelles, il segretario del Partito democratico Enrico Letta ha parlato in un punto stampa della situazione migratoria.

Se l’Unione europea non si doterà rapidamente di nuovi “strumenti” per gestire i flussi, secondo il dem, la prossima estate “la situazione sarà rapidamente senza controllo”. “Su questo tema – ha affermato – l’Unione deve riflettere e ragionare sul fatto che quello che è stato fatto fino a oggi, la proposta di settembre del patto migratorio, che è rimasta ferma, non è sufficiente“. A dirlo, ha rivendicato Letta, anche Mario Draghi: “Non so se ci sarà un consenso generalizzato da parte di tutti i Paesi su questo, ma so per certo che non possiamo affrontare la prossima estate con gli strumenti esistenti“, ha continuato.

A creare equilibri instabili, rendendo difficile l’attuazione di un piano europeo, visti i veti incrociati dei paesi di Visegrad e di quelli del Mediterraneo, secondo Letta sono proprio i veti: “Se in Europa vogliamo aspettare di essere sempre tutti d’accordo su questi temi non si andrà da nessuna parte – ha spiegato ancora – bisogna avere il coraggio di dire che su alcune questioni prioritarie come quella migratoria bisogna andare avanti anche senza” quelli “che non vogliono starci, che bloccano tutto come ungheresi e polacchi”. Se non si procederà in questo modo, secondo il segretario, “se non si superano i veti nazionali, non si riuscirà a trovare una soluzione“. Il voto all’unanimità, ha rivendicato, “è la disgrazia dell’Ue, blocca tutto”.

La soluzione sulle crisi migratorie, in ogni caso, secondo il segretario dovrebbe arrivare dall’Unione europea, come ha detto Letta a Borrell: “Ho posto con grande forza la necessità che vi sia una nuova politica migratoria a livello europeo – ha continuato parlando con i cronisti – una vera politica migratoria che fino ad oggi non c’è stata. Credo che soltanto a livello europeo ci possa essere una soluzione“. Secondo Letta, “i nostri alleati dei paesi membri devono considerare che i paesi del sud Europa, Italia, Spagna, Grecia in testa, sono quelli più in prima linea e devono essere aiutati, non ci può essere questa mancanza di solidarietà”. Tra le richieste rivolte a Borrell anche un cambiamento della missione Irini, missione lanciata il 31 marzo 2020 con l’obiettivo di far rispettare l’embargo sulle armi delle Nazioni Unite alla Libia a causa della seconda guerra civile libica.

A margine dell’incontro, Letta ha anche lanciato un appello all’Ue, questa volta sul tema del Covid: “Più in fretta si fa sulle regole comuni in tutti paesi europeo sui certificati è meglio per la ripresa dell’attività economica. Quindi mi sento di fare qui da Bruxelles un appello perché tutte le istituzioni lavorino il più rapidamente possibile per arrivare alla soluzione”. Una soluzione che, ha concluso, “è necessaria per la ripresa del turismo, per avere una estate in cui il turismo sia di successo”.

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