Un servizio come tanti altri si è trasformato in una rissa, al punto che sono dovuti intervenire i carabinieri. E ora la signora si è rivolta agli avvocati ma la conduttrice di Pomeriggio 5 si difende: "I miei inviati conoscono i limiti"
Durante la puntata di Pomeriggio 5 andata in onda ieri 19 maggio, Barbara D’Urso è tornata a parlare di P., una signora di Terracina presunta accumulatrice seriale. Per questo la figlia, Alessandra, aveva chiesto aiuto alla trasmissione di Canale 5. La conduttrice ha quindi mandato in onda il servizio girato nella puntata precedente per ricordare la storia di P. Nelle immagini, Alessandra e l’inviata Giorgia Scaccia si sono presentate alla porta della donna per dirle che l’avrebbero aiutata. Ma la signora si è infuriata: “Ho detto vattene, fuori da casa mia!”. Quindi la giornalista preoccupata: “No, no senza farvi male..”. Grida e spintoni: a quel punto sono intervenuti i carabinieri. Poco dopo la signora, più serena, ha detto: “Non mi dovete scocciare” e poi rivolgendosi alla conduttrice: “Barbara mi devi scusare, ma adesso dobbiamo andare al Pronto Soccorso“.
Il giorno successivo al servizio, dunque ieri 19 maggio, l’inviata ha aggiornato il pubblico di Pomeriggio 5: “Stamattina ho cercato di parlare con la signora, ma P. ha due avvocati che ci hanno proibito di parlarle. Con l’assessore Di Tommaso ai Servizi Sociali si cercherà di risolvere la situazione”. La conduttrice ha quindi confortato la figlia Alessandra: “Abbiamo ricevuto tante proposte di aiuto dai nostri telespettatori. C’è addirittura qualcuno che conosce tua madre dai tempi del liceo e che vuole aiutarvi. Ci sono tante dottoresse che vogliono dare anche un supporto psicologico alla tua mamma, in videochiamata magari. Noi non molliamo”. Infine ha specificato: “Siamo entrati in casa solo quando ci ha fatto entrare lei, non ci permettiamo di violare la privacy, non lo facciamo mai. I miei inviati conoscono bene i limiti, siamo certi che non hanno compiuto alcun illecito“.