Nella bozza di comunicato si fa cenno solo ad una cessione volontaria dei brevetti da parte delle case farmaceutiche. La stessa posizione sostenuta dalla Germania in opposizione alla richiesta statunitense. Impegni molto generici anche per l'incremento dei fondi destinati al programma vaccinale nei paesi poveri. In concomitanza dell'incontro è prevista una manifestazione di protesta
E’ probabile che il Global Health Summit, il vertice mondiale sulla sanità che si svolge oggi a villa Pamphilj a Roma, partorisca un topolino. Non che i temi all’ordine del giorno siano di poco conto ma le bozze del comunicato finale circolate nei giorni scorsi sembrano davvero poca cosa. Salvo sorprese dell’ultima ora non ci sarà infatti nessuna presa di posizione a sostegno della proposta statunitense di liberalizzare i brevetti sui vaccini contro il Covid. Nel testo dovrebbe comparire solo un timidissimo invito alla cessione volontaria delle licenze, quindi su decisione delle case farmaceutiche e dietro il pagamento di un compenso. Del resto l’Unione europea si era già ricompattata dietro la posizione tedesca, contraria alla liberalizzazione, durante il vertice europeo in Portogallo dello scorso 8 maggio.
In quell’occasione il presidente del Consiglio Mario Draghi aveva sottolineato che visti gli ingenti finanziamenti pubblici ricevuti le case farmaceutiche avrebbero dovuto restituire qualcosa e che una temporanea sospensione dei brevetti non dovrebbe avere conseguenze negative sugli investimenti in ricerca. Salvo poi accodarsi, con tutti gli altri leader europei, dietro alla cancelliera Merkel. Il testo finale del comunicato del Summit dovrebbe in sostanza ribadire questa posizione estremamente conservativa ed è scritto con inchiostro italiano. L’Italia è infatti presidente di turno del G20, ruolo che avrà fino al prossimo 30 novembre.
Tecnicamente il vertice odierno è un “evento speciale della Presidenza G20, organizzato dall’Italia in partnership con la Commissione europea e presieduto dal Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, e dalla Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen”. I lavori si svolgeranno in modalità virtuale e saranno trasmessi in diretta streaming sui canali della Presidenza del Consiglio. Al termine del Summit è prevista una conferenza stampa congiunta con il Presidente Draghi e la Presidente von der Leyen. Oltre ai capi di Stato sono in agenda anche interventi di Mario Monti, in quanto presidente della “Pan-European Commission on Health and Sustainable Development”, di Bill Gates, presidente della Bill e Melinda Gates foundation e del direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità Tedros Adhanom Ghebreyesus.
Il Governo italiano presenta l’evento su twitter spiegando che “solo una effettiva sinergia tra scienza e governi può garantire che il peggio della pandemia sia alle spalle”.
“We believe addressing the pandemic remains our foremost priority. Only an effective sinergy beetween science and governments can ensure that the worst of this pandemic is behind us and that we are better prepared for the future”
Road to #GlobalHealthSummit pic.twitter.com/M6BtHp9gqW— Palazzo_Chigi (@Palazzo_Chigi) May 17, 2021
Nel summit si discuteranno anche gli stanziamenti per il programma Covax per le vaccinazioni nei paesi poveri. Al momento il programma risulta fortemente sotto finanziato e la campagna vaccinale è molto in ritardo sui tempi previsti. Nonostante gli appelli pressoché giornalieri degli esperti che ricordano come lasciare aree del pianeta “scoperte” sia la strada maestra per favorire la nascita di nuove varianti e mettere a rischio tutti i risultati ottenuti sinora, anche nei paesi ricchi. Eppure nel testo del comunicato per ora compaiono solo impegni estremamente generici su un maggior sostegno economico al programma. In concomitanza del vertice si svolgerà oggi a Roma una manifestazione promossa da diverse associazioni per chiedere la liberalizzazione dei brevetti e un incremento dei fondi per la lotta alla pandemia nei paesi più poveri.