“Ancora soffro, non me ne sono fatta una ragione e spero di poterlo riavere con me. Ci sentiamo per telefono, il nostro legame non si è interrotto“, Bianca Berlinguer torna a parlare di Mauro Corona, allontanato nei mesi scorsi da “CartaBianca”, il talk show del martedì sera di Rai3. La giornalista si è raccontata senza filtri nel programma “Belve” condotto da Francesca Fagnani: “C’era affetto anche perché erano ormai tre anni che lavorava con me, in un rapporto complicato ma che io sapevo essere complicato. È una questione televisiva perché avevo costruito con Mauro Corona una parte importante della trasmissione che era molto seguita. E poi mi ha ferito molto che non sia stata presa in nessuna considerazione la mia opinione, certamente dare un segnale dopo che mi aveva dato della gallina ma io avevo ribattuto e lui si era scusato. Quella è una decisione che è stata presa contro la mia volontà”, ha aggiunto la conduttrice.
“La vicenda Corona ha accentuato la sensazione di solitudine che ho in Rai”, aveva dichiarato l’ex direttore del Tg3 in un’intervista al Fatto Quotidiano: “Mi sento isolata? Sì, in questo ultimo anno mi sono sentita molto isolata. Ho avuto come la sensazione di lavorare da sola, sempre da sola con il mio gruppo come se questa trasmissione, ‘CartaBianca’, che c’è sì, ma è sopportata, non apprezzata. Mi sono mancati dei punti di riferimento aziendali che tutto sommato nel bene o nel male dentro la Rai avevo sempre avuto”, ha spiegato nella trasmissione in onda al venerdì sera su Rai2.
La padrona di casa si è poi soffermata sul peso della politica in azienda: “La politica in Rai conta molto, ha sempre contato molto, ha sempre cercato di interferire in qualche modo, ha avuto un peso nelle nomine importanti dei dirigenti. Dopodiché la politica è stata capace anche di nominare grandissimi direttori generali, come lo è stato per me Biagio Agnes. La politica conta troppo quando condiziona certe decisioni e certe nomine di responsabili non perché siano all’altezza del ruolo che vanno a ricoprire ma perché garantiscono fedeltà a quel partito di riferimento”, ha spiegato Berlinguer. “Se ho subito censura? Più che tentativo di censura, tentativo di fare un certo tipo di servizi”, ha continuato, sottolineando che però “non credo che avvenga solo in Rai” e che poi “il libero arbitrio c’è, si è liberi se assecondare o no quelle richieste”.
La Fagnani ha chiesto conto delle note sfuriate di Maurizio Mannoni per i ritardi del talk show: “Le sfuriate di Mannoni sono arrivate per tre o quattro minuti di ritardo. Mi pento dei ritardi? Può capitare in un programma in diretta. L’ultima volta ha attaccato paragonando Valerio Rossi Albertini ad Art Attack ma ero stata autorizzata a sforare di 15 minuti, mai mi sarei permessa, eravamo partiti con venti minuti di ritardo perché c’era una tribuna parlamentare. La battuta non mi ha divertita per niente”, ha concluso la conduttrice.