Uno squalo capovolge la sua barca ma per fortuna viene tratto in salvo dall’arrivo di un peschereccio. Non è la trama di un film ma la storia di Alessandro Sanna, un pescatore romano di 49 anni che venerdì 21 maggio è uscito in barca per una tranquilla giornata di pesca nella zona di Fiumicino e si è ritrovato a fare i conti con il più temuto dei predatori marini. La sua storia è stata raccontata dal Messaggero. “È accaduto tutto all’improvviso – racconta Sanna – e sono rimasto di sasso quando ho visto emergere la pinna inconfondibile che girava attorno alla barca. Per fortuna la mia difficoltà è stata notata dal motopesca condotto da Manuel Tortolano“, il capitano del peschereccio Diana di Ostia, che ha affiancato la barca del pescatore. “Mi sono lanciato verso di lui – continua Sanna – e con uno strattone energico mi ha tirato a bordo del Diana con la collaborazione di un altro pescatore sportivo sopraggiunto su un gommone”. Il tutto, racconta, mentre lo squalo, con un violento colpo di coda, capovolgeva la sua barca di 5 metri. “Ho visto la morte in faccia – racconta – e devo riconoscere che è stata una brutta esperienza finita per fortuna bene grazie a Manuel che vorrei abbracciare e ringraziare per generosità e prontezza di uomo di mare“.
“Una giornata che non dimenticherò facilmente – dice sempre al Messaggero Tortolano, il capitano del Diana – con un risvolto che ha dell’incredibile. Imbattersi in uno squalo che attacca una barca è una cosa inusuale sulle nostre coste. Quando ho scorto la sagoma del predatore, lunga circa 5 metri, mi sono veramente impressionato ma non ho esitato a tirare a bordo quell’uomo”. Sul peschereccio Sanna era sotto choc ed è stato soccorso da un sanitario che ha raccontato che al momento del salvataggio l’uomo aveva i battiti cardiaci molto alti. Nel giro di qualche minuto è intervenuta una motovedetta della Guardia costiera che ha seguito le operazioni di trasferimento a terra della barca di Sanna.