La ragazza è morta a causa di complicazioni cliniche dopo il contagio. Il padre: "Medici e infermieri sono stati degli angeli"
Gloria Mesoraca aveva 29 anni ed è morta a causa di una serie di complicazioni cliniche in seguito al contagio da Covid-19 dopo quasi 20 giorni di ricovero all’ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia. Le difficoltà respiratorie provocate dalla malattia hanno aggravato il già compromesso quadro clinico della giovane donna, che da tre anni combatteva con una malattia neurologica che l’aveva costretta a lunghi ricoveri all’ospedale San Sebastiano di Correggio.
La sua famiglia era originaria della Calabria, ma si era trasferita in Emilia, a Villa Argine di Cadelbosco Sopra, circa 30 anni fa. Gloria lavorava come impiegata in un’azienda nel modenese, e si era sempre sempre messa in evidenza per capacità professionali e serietà. Il racconto addolorato del padre, restituisce il ritratto di una ragazza “con tanta voglia di vivere”, amante del ballo e della compagnia. Grazie alle cure mediche e alla riabilitazione, la patologia neurologica con la quale conviveva ormai da tre anni sembrava destinata a diventare solo un brutto ricordo: “I medici ci avevano preparato a vederla per sempre in uno stato vegetativo, invece pian piano aveva fatto progressi – dice il papà della ragazza -. Si stava lentamente riprendendo”.
Un mese fa nel suo paese è divampato un nuovo focolaio del virus che ha contagiato tutta la sua famiglia. In quel momento, il medico che aveva in cura la ragazza aveva consigliato a lei e alla famiglia il ricovero in ospedale. “È stata in cura per una ventina di giorni – racconta il padre -, nel reparto infettivi, dove medici e infermieri si sono dimostrati degli angeli. Non finiremo mai di ringraziarli per le premurose cure e per l’attenzione che hanno dedicato a mia figlia”.