“Lezioni di porno a scuola”. O meglio lezioni di “alfabetizzazioni pornografiche: un focus intersezionale sul porno mainstream”, abbastanza approfondite da mandare su tutte le furie i genitori degli studenti della prestigiosa ed elitaria Columbia Grammar Preparatory School di Manhattan, che pagano 47.000 dollari l’anno per consentire ai figli di frequentare l’istituto.
Il nuovo corso – riporta il New York Post – è stato aggiunto al curriculum scolastico senza che ne fossero a conoscenza, cogliendoli alla sprovvista. Anche gli alunni sono rimasto sorpresi: tutti si attendevano lezioni sull’eduzione sessuale e quindi incentrate sull’uso di preservativi o della pillola, invece si sono ritrovati a un corso di ‘letteratura della pornografia’. A tenere il corso Justine Ang Fonte, direttrice del settore “Health & Wellness” in un’altra scuola di preparazione d’élite, la Dalton.
Fonte ha illustrato ai 120 studenti e studentesse statistiche sul “gap degli orgasmi”, fra donne e uomini e anche foto di donne parzialmente nude, alcune anche legate, per analizzare la differenza su “cos’è il porno e cos’è l’arte”. Alcune delle slide di Fonte, inoltre, includevano un elenco dei termini pornografici più cercati del 2019, tra cui “creampie”, “anale”, “gangbang”, “matrigna”, oltre alla spiegazione di vari generi pornografici, dall'”incesto a tema” al “bdsm”. Ma anche una presentazione su OnlyFans, app usata per i lavori sessuali.
Venuti a conoscenza del contenuto del corso molti genitori sono andati su tutte le furie. “È uno scandalo che la scuola voglia introdurre la pornografia nelle classi e iniziare a indottrinare i bambini. L’obiettivo – hanno spiegato – è distruggere le famiglie”. “Nessuno di noi sapeva, siamo stati lasciati completamente al buio”, aggiungono mettendo in evidenza come il problema non è solo la classe sulla pornografia ma la tendenza generale che si osserva nelle scuole degli Stati Uniti verso scelte radicali che dividono.