La richiesta di Grillo, Capitta e Lauria è stata avanzata nei giorni scorsi dai loro legali, alla vigilia della scadenza del termine dopo il nuovo avviso di conclusione indagini. Non ha chiesto di essere interrogato, invece, Francesco Corsiglia, il quarto indagato
Ciro Grillo – figlio del fondatore del Movimento 5 Stelle Beppe – Edoardo Capitta e Vittorio Lauria hanno chiesto alla procura di Tempio Pausania un nuovo interrogatorio, il terzo in due anni, alla vigilia della scadenza del termine utile dopo il secondo avviso di conclusione indagini preliminari (risalente a venti giorni fa). Insieme all’amico Francesco Corsiglia, i tre sono indagati per violenza sessuale di gruppo a seguito della denuncia di S.J., studentessa 19enne italo-norvegese che li accusa di aver approfittato di lei dopo una serata in discoteca, costringendola a ubriacarsi fino a renderla incosciente, il 17 luglio del 2019. Dopo la prima chiusura indagini, risalente allo scorso novembre, ad aprile gli inquirenti hanno specificato i dettagli di una seconda accusa di violenza, relativa ad alcune foto oscene scattate da Grillo, Capitta e Lauria.
La richiesta è stata avanzata nei giorni scorsi dai legali, gli avvocati Enrico Grillo (per Grillo), Ernesto Monteverde e Mariano Mameli (per Capitta) e Alessandro Vaccaro (per Lauria). Non ha chiesto di rispondere di nuovo alle domande dei pm, invece, Corsiglia, difeso dagli avvocati Romano Raimondo e Gennaro Velle. Gli interrogatori non sono ancora stati fissati. Solo dopo averli svolti il procuratore Gregorio Capasso e il sostituto Laura Bassani potranno emettere la richiesta di rinvio a giudizio (o una meno probabile richiesta di archiviazione) per gli indagati.
Secondo l’accusa, i quattro hanno conosciuto la ragazza al Billionaire, celebre locale in Costa Smeralda: intorno alle cinque del mattino, lei e un’amica hanno accettato un invito a recarsi nel residence dove i ragazzi alloggiavano per una spaghettata. Dopo aver mangiato, Corsiglia – è la ricostruzione – ha avuto un primo rapporto con la giovane, mentre alle nove del mattino gli altri tre hanno costretto la ragazza a bere vodka e poi l’hanno violentata in gruppo. Della presunta aggressione è stato anche girato un video, di circa 24 secondi. Agli atti dell’inchiesta ci sono anche messaggi scambiati in chat in cui i quattro si vantano delle loro performance sessuali, parlando anche dei video girati all’insaputa della vittima.