Dopo cinque mesi di chiusura forzata, oggi, lunedì 24 maggio, in Italia riaprono le palestre. In anticipo di una settimana rispetto alle iniziali previsioni del governo Draghi, la normalità torna gradualmente ad affacciarsi anche negli impianti sportivi, anche se per le piscine al chiuso bisognerà aspettare ancora fino al 1° luglio. Ma quali sono le linee guida disegnate per le riaperture?
Mascherine e temperatura – A tutti i frequentatori delle palestre deve essere registrata la temperatura all’ingresso, accertandosi che questa non sia superiore ai 37.5 °C. Tutti devono indossare la mascherina protettiva in ogni momento al chiuso, e i gestori devono vietare l’ingresso a chiunque si rifiuti di indossarla. Inoltre, è necessario predefinire percorsi differenziati per ingressi e uscite e segnalarli chiaramente.
Docce – Vietato l’utilizzo, a prescindere dal distanziamento personale tra gli utenti.
Distanza – È obbligatorio che chiunque frequenta le palestre e gli impianti mantenga sempre la distanza fisica minima di un metro dalle altre persone.
Bambini – Devono essere sempre accompagnati da non più di un familiare.
Gel disinfettante – È obbligatorio che ogni palestra metta a disposizione dispenser di gel disinfettante nelle zone di acceso e di transito degli impianti, inclusi accessi agli spogliatoi e servizi.
Indumenti ed effetti personali – Ogni utente avrà l’obbligo di arrivare in palestra già vestito per l’attività che andrà a svolgere, in modo da utilizzare il meno possibile gli spazi comuni. Inoltre, si consiglia di evitare lasciare in luoghi condivisi gli indumenti indossati durante l’attività fisica, riponendoli in zaini o borse personali. Ogni effetto personale deve essere disinfettato e non può essere condiviso. La richiesta è quella di fare particolare attenzione a bere sempre da bicchieri monouso o bottiglie personalizzate, senza consumare cibo negli spogliatoi e negli spazi dedicati all’attività sportiva.
Indicazioni – I gestori dovranno dare indicazioni ai clienti sulle modalità e i tempi di aerazione dei locali, con specifici riferimenti alle attività di filtrazione dell’aria nei locali chiusi ad alta densità di persone. Tra gli operatori sarà assolutamente vietato lo scambio di dispositivi elettronici per evitare la possibilità di eventuali contagi.