“Io farò il presidente della Camera fino alla fine della legislatura“. Dopo che negli ultimi giorni erano sempre più insistenti le voci sull’ipotesi candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra a Napoli, è stato lo stesso esponente 5 stelle oggi a dichiarare pubblicamente la sua indisponibilità. A margine della commemorazione dedicata a Ilaria Alpi a Compiano (Parma), la terza carica dello Stato ha risposto a una domanda di Lapresse e garantito che non ha intenzione di dimettersi per correre alle amministrative. L’eventualità però era tutto fuorché campata in aria: la settimana scorsa Pd-M5s hanno stretto ufficialmente il patto di alleanza per le prossime Comunali, ma hanno incassato subito il passo indietro dell’ex ministro Gaetano Manfredi. Per questo nel weekend, Enrico Letta e Giuseppe Conte, secondo varie indiscrezioni, avrebbero lavorato a un piano per convincere sia Manfredi che, in alternativa, proprio Fico. E non sono passati inosservati ai giornalisti i 40 minuti di colloquio privato, sabato scorso, tra il ministro Dario Franceschini e il presidente della Camera all’inaugurazione della Biennale di Architettura a Venezia.
La verità è che le trattative vanno avanti e ora la presa di posizione netta di Fico avrà per forza delle conseguenze. A rilanciare il nome del presidente della Camera oggi è stato lo stesso sindaco di Napoli Luigi De Magistris. A proposito infatti dei possibili candidati, interpellato da “Un giorno da pecora” su Radio1, ha detto che dopo Alessandra Clemente, “Roberto Fico è la candidatura che più può unire”. Proprio Clemente è assessora della sua giunta e ha già reso nota la sua intenzione di candidarsi, ma al momento non c’è l’accordo di Pd e 5 stelle. “Fico potenzialmente può essere una candidatura che unisce e se si candidasse si potrebbe aprire un ragionamento, questo l’ho detto fin dall’inizio. Ma chiedo perché Clemente non vada bene per esempio a Pd e Movimento 5 stelle”. Mentre interpellato sulle voci, riportate da organi di stampa, in merito a una possibile candidatura del ministro degli Esteri Luigi Di Maio, De Magistris ha risposto: “E’ impensabile, non ha la possibilità di vincere”.
Per Pd e M5s la partita per le prossime amministrative sembra al momento in salita. Se l’accordo è impossibile a Torino e Roma, dove nonostante i vari tentativi non si riesce a stringere un accordo, a Napoli il cantiere è partito. Solo che, al di là delle dichiarazioni di intenti, per ora non si è riusciti ad andare. L’ex ministro giallorosso Manfredi sembrava la soluzione già pronta, ma è stato lui stesso a frenare chiedendo prima garanzie sull’impegno a risolvere a livello nazionale il buco finanziario del Comune. Garanzie che nessuno ancora ha potuto dare. La discussione insomma è aperta e si attendono nuove evoluzioni.