La giovane pornostar ha ucciso il vecchio marito avvelenandolo con un’overdose di farmaci stimolanti. Questo è quello che sostiene la polizia di Tanabe in Giappone che tre settimane fa ha arrestato la 25enne attrice porno Saki Sudo, oramai ex moglie del ricco uomo d’affari 77enne Kosuke Nozaki. L’uomo è stato trovato morto, sul divano al secondo piano di casa sua, il 24 maggio 2018 nella sontuosa villa condivisa con sua moglie, ma solo oggi dopo tre anni la ragazza è stata accusata formalmente dell’omicidio e arrestata. Secondo fonti della polizia locale Saki Sudo si sarebbe definita innocente rispetto al reato di cui è accusata, ma gli investigatori, secondo quanto riportato da numerose testate giapponesi, non sembrano avere molti dubbi a riguardo dell’omicidio. Sullo smartphone della ragazza sono stati infatti trovate tracce di pagine web inerenti il sovradosaggio di stimolanti per uccidere una persona; la sua presenza alcuni giorni prima rispetto alla morte del marito nella stessa posizione in cui si trovava uno spacciatore di quel genere di prodotti; infine le telecamere di sicurezza della villa non hanno mai riscontrato alcun movimento di persone in entrate e in uscita nel giorno della morte di Kosuke Nozaki. Saki Sudo è originaria della provincia di Hokkaido, ma dopo essersi diplomata in una scuola professionale nel 2016, si è trasferita a Tokyo. È lì che avrebbe intrapreso la carriera di pornostar in film per adulti, nonché iniziato la sua attività di escort per uomini facoltosi. Alla fine del 2017 l’incontro fatale tra Sudo e Nozaki coronato dal matrimonio tre mesi dopo nel febbraio 2018. Altri tre mesi ed ecco accadere la disgrazia. Nozaki, 55 anni più grande di Sudo il giorno del matrimonio, aveva accumulato un’enorme ricchezza attraverso il settore immobiliare, creditizio e nel campo agricolo. La sua sontuosa residenza a Tanabe è adornata di opere d’arte e vale circa 1,3 miliardi di yen. Nozaki era noto per i suoi modi da playboy, tanto che nel 2016 aveva pubblicato il libro dal titolo piuttosto esplicito: “Don Juan of Wakayama: The Man Who Has Supported 4,000 Women with 3 Billion Yen”. Da quel giorno Nozaki era stato definito dalle riviste e dai programmi tv giapponesi come “Don Giovanni”.